“Si sta verificando un fatto paradossale: gli stranieri si stanno abituando al prodotto imitato. E’ questo il pericolo più grande se non si sconfigge l’attività di contraffazione alimentare”. Al XIII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio non poteva mancare Jimmy Ghione, eclettico inviato di “Striscia la notizia” che negli ultimi anni si è lanciato in una vera e propria battaglia contro il falso made in Italy alimentare, alla ricerca di imitazioni di vini, formaggi e salumi italiani. Il giornalista ha infatti ricordato “il giro per il mondo con la Coldiretti alla ricerca di tarocchi trovati in tutti i supermercati di Canada, Svezia, Stati Uniti” che ledono l’immagine e il lavoro dei produttori italiani per un valore di ben 60 miliardi di euro. Una cifra enorme che – ha detto Ghione – “dobbiamo riportare nelle tasche dei nostri agricoltori”. Ma la paura più grande per il giornalista è legata alla possibilità di un cambiamento nell’alimentazione e nel gusto, con il rischio che, se le imitazioni continuano a diffondersi, “si arriverà a scambiare il tarocco per originale e l’originale per tarocco” e “se abituiamo i bambini a mangiare cavallette certamente da grandi non chiederanno il Parmigiano”. E per finire l’appello al governo che “deve salvaguardare i nostri produttori” e a tutti di “ampliare i nostri orizzonti per guardare a ciò che viene fuori dell’Italia”.