1°edizione esame di avvocato in Spagna: bilanci

Come noto il passato 28 Giugno si è tenuto per la primissima volta l’esame di abilitazione alla professione forense in Spagna, unico paese che non prevedeva ancora una formazione professionale obbligatoria nonché una prova abilitativa per l’accesso al mondo legale in tutta la Comunità Europea, e dopo mesi di grande attesa e proteste di massa da parte delle migliaia di studenti che ne chiedevano l’abolizione in extremis (il gruppo “Abogados sin Toga”) è decisamente tempo di bilanci. Se, infatti, la percentuale di promossi rasenta quasi il 90% anche in virtù della modalità di esame esclusivamente a “risposta multipla” che, in base alle indiscrezioni raccolte in seno al Ministerio de Justicia, dovrebbe essere mantenuta almeno fino al 2016 in modo da far “digerire” intanto ai praticanti avvocati iberici la verifica sull’accesso alla professione, è pur vero che molte sono state le perplessità sollevate dalla netta discrepanza tra le domande di esame e gli argomenti che gli studenti hanno dovuto affrontare, per previsione ministeriale, nel “Master en Abogacía” obbligatorio di 12 mesi per sostenere la prova stessa.

Va rilevato come la maggioranza dei candidati abbiano duramente protestato, a esame terminato, per l’eccessiva genericità delle risposte da scegliere in base ai 75 quesiti predisposti dal Ministero spagnolo che, dunque, sembra aver lanciato un segnale perlomeno sul fatto che la prova abilitativa non sarà un mero passaggio formale nel prossimo futuro ma piuttosto un “filtro” vero e proprio all’esercizio professionale: l’analogia con il modello italiano si fa quindi in prospettiva del tutto evidente.

Di avviso del tutto opposto, invece, il drappello di italiani che hanno fatto da veri e propri pionieri per i colleghi che intendessero in futuro provare la “via spagnola” all’abilitazione spagnola : decisamente più abituati ai “test”, che avevano già sostenuto in occasione della prova di omologazione richiesta ai cittadini comunitari per il riconoscimento della laurea conseguita fuori dalla Spagna, hanno praticamente tutti superato la prova e sono apparsi decisamente sollevati alla fine della mattinata d’esame alla Universidad Complutense di Madrid .… in Italia, per adesso, è ancora tutta un’altra cosa (in peggio naturalmente).

Luca Bersani www.titolispagna.com

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