Il 9 luglio il Parlamento europeo voterà un testo di indirizzo sulla revisione del copyright, che contiene una brutta sorpresa per i fotografi, professionisti o dilettanti: per pubblicare foto o video di opere d’arte o d’architettura contemporanea collocate
nello spazio pubblico sarà sempre necessario ottenere l’autorizzazione preventiva, si presume onerosa, “degli autori o di chi agisce in nome loro”. Il divieto, certo, vale solo per gli usi “commerciali”, ma qualsiasi pubblicazione lo è: una cartolina, una rivista, una guida turistica, una stampa d’autore, il catalogo di una mostra, il proprio blog se ha un banner pubblicitario. Nell’era del Web il confine fra foto privata e foto pubblicata è incerto. Perfino caricare su Facebook il vostro selfie davanti al
ponte di Calatrava diventa rischioso, visto che il social network vi chiede di garantire, sotto la vostra responsabilità, che le foto che postate siano libere da diritti verso terzi. Insomma per utilizzare la vostra foto panoramica in qualsiasi spazio che abbia a che fare anche indirettamente con un ricavo economico dovrete chiedere il permesso agli architetti o agli artisti le cui creazioni compaiano nella vostra inquadratura.