Anche se si trovano tra gli scaffali di una farmacia, meglio guardare con attenzione l’etichetta dei prodotti gluten-free: conservanti e additivi sono sempre presenti in quantità di gran lunga superiori agli alimenti con glutine, così come lo zucchero e il famigerato olio di palma. «Chi non ha un’intolleranza al glutine diagnosticata e
sceglie gli alimenti privi di glutine perché pensa siano più salutari sbaglia – ha spiegato Maria Caramelli, direttore dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Torino-. Ci sono moltissimi zuccheri, come si può vedere dalle etichette che spesso li riporta al primo posto. Poi troviamo addensanti, gomme, idrocolloidi e aromi che non vengono nemmeno specificati. Non sono di per sé nocivi, ma il problema è la ripetitività dell’esposizione». Poi c’è l’aspetto alti costi:
nonostante le diagnosi di celiachia siano sempre più frequenti, i prezzi dei prodotti dietetici gluten-free non scendono. La domanda cresce, il giro d’affari pure – in appena un anno i prodotti in commercio sono raddoppiati – eppure i costi restano sempre gli stessi. (fonte: La Stampa)