«Abbiamo investito oltre 15 milioni di euro sia a Verona che in provincia, riuscendo a risolvere criticità che si trascinavano da anni». Così Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi, ha commentato l’approvazione del bilancio relativo all’anno 2014 della società consortile avvenuto oggi, lunedì 29 giugno (era presente circa l’80% dei soci dell’azienda). Un bilancio all’insegna dell’efficienza, della razionalizzazione, dell’ottimizzazione delle risorse, degli investimenti e di importanti progetti per il futuro. Il bilancio di esercizio, approvato dall’Assemblea dei Soci, ha mostrato dati positivi. In primo luogo, va sottolineato, un utile pari a 1.100.173 euro, ricavi in leggera flessione rispetto al 2013 che si attestano a circa 88 milioni di Euro, a causa di minori consumi di acqua di oltre 5 milioni di metri cubi rispetto al budget dovuti alle condizioni meteo della primavera estate del 2014. L’oculatezza delle scelte aziendali ha permesso comunque il raggiungimento di risparmi per oltre 3,2 milioni di euro rispetto al budget che hanno compensato i minori ricavi. L’AEEGSI (l’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico) ha approvato definitivamente a Luglio 2014 le tariffe 2014 e 2015 di Acque Veronesi, dando garanzia di stabilità e certezza per il biennio in oggetto. Il Metodo Tariffario introduce un nuovo sistema su scala nazionale che, rispettando gli esiti referendari sull’acqua, avrà l’obiettivo, per limitare sprechi dovuti alle criticità degli acquedotti
spesso inadeguati (oggi, circa il 30% dell’acqua immessa nelle in reti va persa) di promuovere investimenti, sia sulle strutture esistenti, sia per la realizzazione di nuovi impianti. La società consortile presieduta da circa 3 anni da Massimo Mariotti, con vice Marco Olivati e da Marco Battistoni, consigliere di amministrazione, gestisce il servizio idrico integrato in 77 comuni della provincia veronese, servendo circa 800.000 cittadini, attraverso 5.300 chilometri di acquedotto, 2.500 chilometri di fognatura ed una settantina di impianti di depurazione. La società consortile, dal 2007 ad oggi, ha investito circa 116 milioni di euro in infrastrutture. Le tariffe applicate finora da Acque Veronesi sono state tra le più basse di Italia e la più economica del Veneto (il dato è stato confermato anche quest’anno da numerose ricerche nazionali); infatti una famiglia spende mediamente meno 20 euro al mese per usufruire di oltre 175.000 litri di acqua potabile all’anno e del connesso servizio di fognatura e depurazione. Il volume degli investimenti realizzati nel corso dell’anno è stato pari a 15,8 milioni di euro di opere realizzate, perfettamente in linea con quanto previsto nella pianificazione approvata per l’anno in questione. Tra le opere più significative concluse nel corso del 2014 si possono ricordare: la realizzazione delle opere acquedottistiche nel comune di Belfiore (2.450.000€), la posa del collettore fognario per la zona est di San Bonifacio (2.685.000€), il collegamento idrico tra Legnago e Villa Bartolomea (1.400.000€), il completamento e l’adeguamento della rete fognaria di via Verdi a San Giovanni Ilarione, il rifacimento dei sotto-servizi di via dall’Oca Bianca in concomitanza ad interventi di riqualificazione urbana programmati dal comune di Cerro Veronese, il potenziamento della rete fognaria di via Cittella a Bussolengo, l’adeguamento funzionale del depuratore Tre Corone di Zevio. Ulteriori consistenti investimenti eseguiti nel 2014 per lavori la cui conclusione è prevista nei prossimi anni hanno riguardato: l’estensione della rete fognaria afferente all’impianto di depurazione di Cologna Veneta (2.800.000€), il rifacimento del collettore fognario della Valpantena (2.170.000€), il primo stralcio funzionale per l’adeguamento ed il potenziamento della rete idrica di Palù (560.000€), l’adeguamento ed il potenziamento del sistema fognario di Monteforte d’Alpone (200.000€), il primo stralcio funzionale per l’ampliamento delle fognature a Bussolengo (115.000€), il completamento delle opere per il nuovo impianto di depurazione di Nogarole Rocca (360.000€), l’estensione della rete idrica in località Boscoriondo di Oppeano (160.000€), l’avvio dei lavori per la risoluzione dell’emergenza PFAS nel potabilizzatore di Almisano (115.000€), il primo stralcio funzionale per l’estensione della rete fognaria a ronco all’Adige (140.000€), l’estensione e l’adeguamento dei sotto-servizi di loc. La Rizza e via Nino Bixio di Villafranca di Verona (96.000€), l’estensione della rete fognaria in via Santa Croce di Angiari (80.000€).
Sempre nel 2014, gli investimenti più significativi che hanno interessato il comune di Verona sono stati: l’avvio dei lavori di fognatura in via Edison (150.000€), la progettazione di tutti gli interventi per l’estensione ed il potenziamento dei sotto-servizi di Verona Sud/ATO4, l’estensione della rete fognaria in via Lazzareto (180.000€), la progettazione e la realizzazione degli interventi per l’adeguamento della rete acquedottistica nelle vie Volte Maso, Cason del Chievo, Strada Monte Cillario e vicolo Campo Marzo (146.000€), la progettazione e la realizzazione dei primi interventi per l’estensione della rete fognaria nelle vie Carducci, loc. Poiano, Stradone S.Lucia, via Fenilon e via Sommacampagna (360.000€). E’ stato un anno, quello appena passato, caratterizzato inoltre da significative novità gestionali che hanno permesso un’importante riduzione delle uscite e dei costi dell’azienda, grazie ad una mirata strategia di ottimizzazione delle risorse umane. Il Valore Aggiunto è migliorato rispetto al Budget; a tale risultato hanno certamente contribuito i risparmi di circa Euro 3,2 milioni ottenuti da minori costi sostenuti per l’acquisto di Energia Elettrica (1,6 milioni), e per conduzione impianti e contratti di servizio (1,6 milioni). Il Margine Operativo Lordo è risultato migliore di circa 0,5 milioni di euro grazie anche al risparmio sui costi del personale di circa 0,4 milioni rispetto al budget. Molto importante è stata la creazione di Viveracqua, la società consortile a capitale interamente pubblico nata senza scopo di lucro due anni e mezzo fa dalla compartecipazione di Acque Veronesi e Acque Vicentine. Si tratta di una vera e propria “rete” regionale dell’acqua, con la finalità di creare sinergie e gestire in comune molteplici fasi amministrative e operative del servizio idrico, realtà che poi si è allargata in tutto il Veneto. Per il 2015 sono previsti investimenti pari a circa 17 milioni di euro. «I numeri emersi nel corso dell’approvazione del bilancio sono frutto di notevoli sforzi economici e tecnici – ha detto Mariotti – Per il futuro sono in cantiere numerosi progetti di ammodernamento delle reti idriche e fognarie in tutta la provincia. A tal fine Acque Veronesi, anche in collaborazione con altre società appartenenti a Viveracqua, è in procinto di concludere nuove operazioni finanziarie che permetteranno alla stessa di garantire risorse per oltre 100 milioni di opere nei prossimi 6 anni. Lascio un’azienda sana e vicina alle esigenze del territorio».
L’Assemblea dei Soci ha eletto il nuovo Consiglio di amministrazione che guiderà la società consortile per i prossimi 3 anni. Sono stati nominati: Niko Cordioli, presidente, Domenico Dal Cero, vicepresidente e Paola Briani, consigliere. Nella stessa seduta sono stati inoltre nominati i componenti del collegio sindacale: Cristiano Maccagnani (presidente), Alberto Mion e Giovanna Rebbonato.