All’XI Conferenza degli ambasciatori l’invito a cambiare mentalità

XI-Conferenza_degli_ambasciatori_InfoitaliaspagnaC’era anche il nostro capo missione in Spagna, Pietro Sebastiani, all’XI Conferenza degli ambasciatori organizzata dal ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni. Tanti i temi che sono stati trattati, a partire dalle

Foto di gruppo degli ambasciatori con il presidente del Consiglio, Matteo renzi. Indicato con la freccia, l'ambasciatore in Spagna Pietro Sebastiani

Foto di gruppo degli ambasciatori con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Indicato con la freccia, l’ambasciatore in Spagna Pietro Sebastiani

principali sfide nell’agenda della politica estera italiana e che hanno coinvolto i 123 ambasciatori riuniti alla Farnesina. La conferenza,  aperta dal  presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stata chiusa dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha detto di aver dovuto accantonare “i pregiudizi sugli ambasciatori” apprezzandone il lavoro nel corso di 16 mesi di visite all’estero. Per Renzi, però, c’è ancora molto da fare. “L’Italia ha bisogno del vostro impegno, della vostra determinazione e della vostra tenacia. Tra 20 anni saremo leader in Europa e nel mondo”, ha affermato il presidente del Consiglio, convinto che il nostro Paese abbia smesso di crescere nel 1992 perché gli italiani “hanno perso lo stimolo a considerare il futuro come un fatto positivo”. “Nel 2016 ci sarà tanto da lavorare”, ha affermato, ricordando appuntamenti “chiave” come il referendum britannico, la campagna elettorale in Francia e il post-campagna elettorale in Spagna e Portogallo. “Il nostro continente vedrà aprirsi una grande riflessione politica e istituzionale. Mai come ora c’è bisogno di cambio di mentalità, da parte dei politici, dei diplomatici e dei burocrati. Siamo passati dall’idea dell’Europa come nostra creatura a quella di luogo in cui andiamo a farci dire cosa bisogna fare. È un errore tragico”. Per il presidente Renzi, invece, “non andiamo in Europa quando entriamo nei palazzoni di Bruxelles, ma quando scendiamo nei vicoli delle nostre città”.

I numeri della Farnesina nel mondo

Secondo gli ultimi aggiornamenti nel dicembre 2014, sono 298 le sedi all’estero dipendenti dalla Farnesina, tra ambasciate (125, di cui 27 nell’Unione europea), consolati (79), rappresentanze permanenti (9) e istituti di cultura (85). Nel 2013 erano 313 sedi, 319 nel 2012. Negli ultimi mesi sono state chiuse due ambasciate (in Mauritania e Islanda), chiusi sette consolati e cinque istituti di cultura, accorpate la rappresentanza dell’Unesco e quella dell’Ocse a Parigi. Le donne in carriera diplomatica sono il 21%  e solo 12 a capo di ambasciate.

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