Sardo di San Gavino nel Monreale, 25 anni, Fabio Aru è il sesto italiano ad imporsi nella Vuelta a España. Il giovanissimo atleta dell’Astana ha vinto la 70° edizione della corsa spagnola, cinque anni dopo il successo tricolore firmato da Vincenzo Nibali (quest’anno espulso dalla gara al secondo giro per essersi attaccato alla macchina dell’ammiraglia mentre era in fase di recupero). Durante i festeggiamenti in Plaza Cibeles , Aru ha colpito per la sua freschezza, per il sorriso disarmante, per la sicurezza con cui parlava e si muoveva, malgrado la grande emozione del momento.
Fabio, che ha la maturità classica, ha cominciato con la mountain bike e il ciclocross ed è diventato professionista nel 2012 con l’Astana, la squadra kazaka che lo ha fatto crescere prima come gregario di Nibali, poi come capitano nelle grandi corse a tappe.
Fabio Aru si è piazzato terzo nel Giro d’italia 2014 vincendo una tappa; quinto nella Vuelta 2014 con due successi parziali; secondo nel Giro di quest’anno, vestendo per un giorno la maglia rosa e conquistando gli ultimi due arrivi in salita. L’anno scorso ha anche fatto parte della nazionale italiana ai campionati del mondo. È anche il primo sardo a vincere un grande giro e a Madrid, sul podio della Vuelta, ha sventolato la bandiera dei quattro mori, simbolo della Sardegna.