L’Italia ha aderito al brevetto unico. La Spagna resta fuori

brevetti-europeiInizialmente, l’Italia, insieme alla Spagna, non aveva aderito al brevetto europeo, in segno di protesta per la scelta di privilegiare inglese, francese e tedesco per la registrazione dei brevetti. Resistenza interrotta nel 2013, quando una sentenza Patentedella Corte di giustizia europea aveva respinto il ricorso di Spagna e Italia contro la decisione del Consiglio dei Ministri dell’Unione di autorizzare la procedura di cooperazione rafforzata, nella quale sono stati coinvolti dodici paesi membri. Sentenza ribadita anche a maggio di quest’anno, quando la Corte di Giustizia Ue aveva sottolineato come, sulla dibattutissima questione, non ci siano margini per le obiezioni di Italia e Spagna: il pacchetto che regola le nuove licenze è inattaccabile. Pochi giorni dopo, le strutture tecniche del Governo italiano hanno ufficializzato la decisione di aderire al brevetto unico europeo. Continua a restare fuori la Spagna, più la Croazia, in quanto da poco entrata nella Ue.

Il pacchetto brevetti si compone di due pilastri. Il primo è il brevetto unitario a livello europeo, che supera il modello tradizionale dell’Ufficio europeo dei brevetti (Epo), fondato sulla Convenzione di Monaco. Il sistema è basato su una procedura di cooperazione rafforzata approvata il 17 dicembre 2012. Accanto al regolamento, poi, c’è il Tribunale unificato brevetti, un sistema giurisdizionale unitario in materia di brevetti che si basa su un accordo internazionale sottoscritto a febbraio del 2013. innovazioneL’idea di questo pacchetto è ottenere una protezione semplificata delle invenzioni su tutto il territorio europeo grazie ad una procedura unica, riducendo di molto i costi, soprattutto sul fronte della traduzione e del deposito. Inoltre, con la nuova regolamentazione dovrebbe essere assicurata una maggiore sicurezza giuridica, grazie ad un sistema unico e centralizzato per la composizione dei contenziosi. Finora, 8 paesi hanno aderito al Tribunale unificato (Austria, Francia, Belgio, Danimarca, Lussemburgo, Malta, Portogallo e Svezia), e ora la Commissione europea chiede che anche gli altri paesi ratifichino al più presto tale sezione, in modo che l’intero pacchetto del brevetto unico possa essere operativo entro la fine del 2016. (fonte: Euractive.it)

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