Dal 14 ottobre al prossimo 10 gennaio, il museo del Prado accoglie l’esposizione “Arte transparente. La talla del cristal en el Renacimiento milanés”. La mostra raccoglie una ventina di capolavori in vetro realizzati a partire dalla metà del XVI secolo da artisti come Annibale Fontana e Francesco Tortorino che lavorarono per Miseroni e Saracchi; 14 di questi appartengono al cosiddetto “Tesoro del Delfino”, il vasellame ereditato da Filippo V, una delle collezioni più spettacolari del Prado; altre opere provengono da Firenze e da Parigi. L’allestimento, grazie alla collaborazione della tecnologica Samsung, permette di godere una visione a circa 360 gradi delle opere con la possibilità di apprezzare anche il minimo dettaglio. La moda dei vasi d’apparato in cristallo di rocca si affermò soprattutto nella seconda metà del sec. XVI, e dall’Italia si diffuse specialmente nei paesi tedeschi. Pregiati per la limpidissima trasparenza della materia, questi vasi furono dapprima ornati con elementi coordinati alle loro forme; ma ben presto le ornamentazioni ne divennero sempre più ricche e originali; accanto alla tecnica dell’intaglio apparve anche quella del rilievo. Più ricca di ogni altra la produzione della famiglia dei Saracchi di cui si hanno esempi a Dresda e a Berlino, all’Escurial, a Vienna, a Monaco, a Firenze; e quella dei Miseroni.