Pretendere, mangiare frutta senza semi è senza logica: “Fossero sinceramente organici ed ecologici, gli italiani pretenderebbero frutta con tanti semi”, scrive Camillo Langone sul Foglio, affermando di vedere “infecondità ovunque, non solo nel tragico rapporto Istat sulla natalità. La vedo perfino dal fruttivendolo, ad esempio durante la stagione dell’uva quando sempre più persone chiedono uva senza semi. Spesso sono persone giovani: avranno precoci problemi digestivi? Non credo, non tutti almeno, ci dev’essere dell’altro. Adesso che siamo nella stagione degli agrumi in tanti comprano le clementine, il cui pregio pare sia quello di non avere semi. Hanno questi clienti esigenze di galateo? Sembra loro inelegante sputare i semi di arance e mandarini? Molti consumatori di frutti infruttuosi saranno pro-bio e anti-ogm, come se in natura potesse esistere qualcosa privo di semi”.