Spettro recessione per la Spagna? Uno studio inglese spiega perché

La domanda interna corre ma è ancora depressa se confrontata a quella del 2008. Fonte: Haver Analytics

La domanda interna corre ma è ancora depressa se confrontata a quella del 2008. Fonte: Haver Analytics

“Facciamo come la Spagna! Prendiamo esempio dalla Spagna! La Spagna sì che ha fatto le riforme…” Da qualche tempo è proprio la Spagna è il Paese che nell’Eurozona sembra incarnare appieno la miglior riuscita della strategia di austerity e riforme strutturali. Eppure, si legge in “Gain or more pain in Spain”, un

La Spagna ha una Posizione netta sull’estero negativa vicina al 100% del Pil. Fonte: Haver Analytics

La Spagna ha una Posizione netta sull’estero negativa vicina al 100% del Pil. Fonte: Haver Analytics

recente studio di Simon Tilford, vicedirettore del Centre for European Reform, non ci sono prove sufficienti per sostenere che austerity e riforme abbiano davvero traghettato la quarta economia europea fuori dalla crisi. Leggi qui lo studio inglese. Gli ostacoli restano formidabili. La disoccupazione, per quanto in calo, resterà su livelli stratosferici per anni, e la Banca Centrale Europea non potrà garantire una politica monetaria talmente espansiva per un tempo

) Il Pil nominale non è più alto che nel 2008 (a prezzi correnti). Fonte: Haver Analytics

Il Pil nominale non è più alto che nel 2008 (a prezzi correnti). Fonte: Haver Analytics

infinito. In più l’inflazione bassa, troppo bassa, non basterà a erodere il debito pubblico. Il fatto è che la Spagna rischia di entrare nella recessione prossima ventura avendo recuperato appena rispetto alla precedente, sostiene Tilford. E non è da escludere, purtroppo, che più che guadagno sia sofferenza. Più sofferenza che in passato. (fonte: Il Sole24Ore)

Ecco come El Ibérico, aveva commentato lo studio inglese. “España necesita una mayor productividad si quiere estar a la altura de las demás potencias europeas. La actividad económica española sigue baja si la comparamos con los niveles anteriores a la crisis. Entendiendo que nuestro país crezca un 3% al final de 2015 y un 2,5% en 2016, no será hasta 2017 cuando se experimenten cifras comparables a las registradas antes de la crisis económica. Aunque España haya experimentado un crecimiento en las exportaciones comparable al de nuestra amada Alemania durante 2014, las razones de tal bonanza no son tan positivas. El consumidor español no compra lo suficiente y las empresas buscan sus mercados más allá de nuestras fronteras. Por otro lado, España exporta productos como comida o gasolina que no son considerados de alto valor añadido. Los recortes en investigación y desarrollo conllevan que nuestro país experimente estas limitaciones en la exportación”.

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