I produttori italiani di pasta fresca ‘aprono’ ai piatti pronti. Lo ha deciso all’unanimità l’assemblea dell’associazione di categoria Appf, sotto la presidenza di Giovanni Rana. Cannelloni e lasagne, ma anche altri tipologie di pietanze pronte, si aggiungono così ai tortellini, ravioli, gnocchi, pasta fresca liscia, prevalentemente prodotti al Nord, come pure a orecchiette, trofie ed altri formati locali specialità del Sud. “Non siamo più i fratelli minori dei produttori di pasta secca – dice il direttore di Appf, Justo Bonetto – non solo per i numeri, ma anche per il nostro essere gastronomia, sapori ricercati, vera cucina italiana ormai diffusa nel mondo”. Oggi, secondo Appf, la pasta fresca valga un miliardo di euro, a confronto dei 4 miliardi della secca. “Da anni puntavamo a questo ampliamento di gamma” ricorda il presidente Rana – vista la crescita del nostro settore e di quello delle altre specialità gastronomiche. Tutto quello che è gastronomia pronta, quindi, entra nella nostra associazione”.