Il Consiglio dei ministri, riunitosi, mercoledì 20 gennaio a Palazzo Chigi, ha approvato, su proposta del ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni, il seguente movimento diplomatico: l’ambasciatore Stefano Sannino è stato nominato Capo della Rappresentanza diplomatica a Madrid e accreditato al Principato di Andorra. Sannino, rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione europea dal 2013, è stato ritenuto dal premier Renzi non abbastanza inflessibile nella delicata fase di confronto con i vertici della Commissione e “trasferito” a Madrid. Al suo posto andrà l’attuale vice ministro allo Sviluppo, Carlo Calenda. Sannino sostituirà l’attuale ambasciatore d’Italia presso Madrid, Pietro Sebastiani, in scadenza a marzo.
Nato a Portici (Napoli), il 24 dicembre 1959, Stefano Sannino, ha ricoperto vari incarichi al Ministero Affari esteri e al Ministero del Commercio. È stato vice capo missione dell’Ambasciata italiana a Belgrado e capo della missione dell’organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa presso la Repubblica federale di Jugoslavia.
Approdato in Commissione europea nel 2002, come consigliere diplomatico del presidente Romano Prodi, nel 2005 è stato nominato direttore della piattaforma di crisi e rappresentante per il Comitato politico e di sicurezza. Ha lasciato Bruxelles per 2 anni, dal 2006 al 2008, quando è stato distaccato presso l’ufficio del primo ministro italiano come sherpa del G8 e consigliere principale per gli Affari europei e internazionali. Il ritorno in seno all’Ue, nel 2008, alla DG Relazioni esterne, dove ha assunto l’incarico di direttore per l’America Latina. Quindi il passaggio alla DG Allargamento, di cui è stato direttore generale.