I costi energetici mettono a rischio la Magona, intanto chiude lo stabilimento in Bizkaia

la MagonaI costi energetici troppo alti potrebbero ipotecare il futuro dell’azienda siderurgica Magona (nata nel 1891)del gruppo ArcelorMittal che produce laminati piani zincati e preverniciati, 300 milioni di fatturato nel 2015 e 514 dipendenti, per più di un terzo in solidarietà. «In Italia paghiamo l’energia elettrica 122 euro a megawattora – spiega Giovanni Carpino, direttore dello stabilimento ArcelorMittal-Piombino – rispetto ai 57 euro a megawattora pagati dallo stabilimento parigino del nostro gruppo e ai 70 euro pagati da quello spagnolo. imageE il rischio è che questi costi non siano più sostenibili». Il pericolo che aleggia non è neppure troppo lontano: quindici giorni fa la casa madre ha deciso di chiudere temporaneamente lo stabilimento di Sestao, nei Paesi Baschi, che impiega 350 dipendenti, per i costi troppo alti. (fonte: Il Sole 24 Ore)

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