Oltre due terzi degli italiani nella fascia d’età tra i 18 e i 34 anni, vive a casa con i genitori, una percentuale (67,3 per cento) che nel 2015 cresce rispetto al 2014 e si conferma al top nell’Unione europea (dietro solo alla Slovacchia) con quasi 20 punti di differenza rispetto al 47,9 per cento medio europeo. Lo rileva Eurostat secondo cui il divario cresce ancora nella fascia tra i 25 e i 34 anni. In questa fascia i giovani a casa con mamma passano dal 48,4 per cento del 2014 al 50,6 per cento a fronte del 28,7 per cento in Ue.
I dati sono lontanissimi da quelli relativi ai Paesi del Nord Europa (3,7 per cento la Danimarca, 3,9 per cento la Svezia) ma anche rispetto alla Francia (10,1 per cento, in calo di un punto), il Regno Unito (16 per cento) e la Germania (19,1 per cento) mentre la Spagna è al 39,1 per cento. Se si guarda alla fascia dei più giovani (18-24 anni) vive in casa il 94,5 per cento del totale (79,1 per cento in Ue) mentre tra i 20 e i 24 anni la percentuale scende al 93 per cento.
I giovani italiani sono quelli che hanno più talento rispetto a tanti che in Europa escono di casa X trovarsi ad arrangiarsi….ma la colpa è dei politici che non sono all altezza di fare leggi che tutelino i giovani e garantiscano loro un futuro e la possibilità di lavorare senza essere sfruttati….inutile puntare un dito critico su una situazione che vittimizza ma che rende i giovani italiani ancor più dignitosi e talentuodi