La Commissione europea avvierà dalla metà del prossimo anno un’indagine di due anni per chiarire come i social media, i motori di ricerca ed altre aziende tecnologiche organizzano i dati e mostrano le informazioni agli utenti. Il principale focus dell’inchiesta saranno gli algoritmi, le formule matematiche usate per determinare quali risultati sono visualizzati per prima nella sezione che ospita le notizie sui social media o sui motori di ricerca. Si tratta di uno strumento caduto ultimamente sotto la lente degli stessi utenti dei social media che lamentano come, ad esempio, i risultati nelle news feed di Facebook sono ottimizzati per visualizzare solo determinate informazioni in base agli interessi degli utenti oltre a dare una preferenza per le notizie con cui gli utenti sono già d’accordo.
L’iniziativa della Commissione segue l’annuncio di maggio quando è stato svelato che i commissari europei stanno prendendo in considerazione alcune disposizioni per regolare le piattaforme online. Molti colossi internet si sono allarmati all’annuncio, che ha citato aziende come Google, Facebook, Amazon Marketplace ed eBay, spingendo a sostenere che i piani della Commissione prendessero ingiustamente di mira grandi aziende americane. «È necessaria maggiore trasparenza affinché gli utenti capiscano come le informazioni a loro presentate siano filtrate, trasformate o personalizzate, specialmente quando queste informazioni sono alla base di decisioni di acquisto o influenzano la partecipazione alla vita pubblica», si legge nell’annuncio. Un funzionario dell’esecutivo europeo ha comunque chiarito che l’inchiesta non intende portare a una proposta legislativa a tutto campo ma solo a modifiche dell’operato dei colossi.