Il 71 per cento degli antibiotici venduti in Italia finisce negli allevamenti. E noi siamo quasi la maglia nera in Europa. Come riporta un documento dell’associazione Ciwf, il nostro Paese resta il terzo più grande utilizzatore nell’Ue (dopo Spagna e Cipro) e il nostro consumo è ben al di sopra della media dei Paesi membri. «Le vendite riportate nel report Ema», spiegano dalla Ciwf, «sono calcolate in termini di quantità di principio attivo utilizzato per unità di bestiame (l’unità viene chiamata “Population Correction Unit” o Pcu) e l’uso in Italia nel 2014 è stato di 359,9 mg/Pcu, mentre la media delle 29 nazioni europee (Eu/Eea) è di 152 mg/Pcu». Più del doppio, abusi che portano alla resistenza dei batteri agli antibiotici.