Ecco 5 consigli utili per difendersi, pubblicati sul sito del Garante per la protezione dei dati personali (www.garanteprivacy.it ) e sui canali social in cui sono presenti account istituzionali dell’Autorità (Linkedin e Google+). Il phishing è la tecnica illecita utilizzata per appropriarsi di informazioni riservate relative a una persona o a un’azienda, username e password, codici di accesso (come il Pin del cellulare), numeri di conto corrente, dati del bancomat e della carta di credito – con l’intento di compiere operazioni fraudolente. Una truffa vera e propria che avviene di solito via e-mail, ma anche sms, chat e social media. Il ladro di identità si presenta, in genere, come un soggetto autorevole (banca, gestore di carte di credito, ente pubblico, ecc.) che invita a fornire dati personali per risolvere particolari problemi tecnici con il conto bancario o con la carta di credito.
1) IL BUON SENSO PRIMA DI TUTTO: Dati, codici di accesso e password personali non dovrebbero mai essere comunicati a sconosciuti. In generale, banche, enti pubblici, aziende e grandi catene di vendita non richiedono informazioni personali attraverso e-mail, sms, social media o chat: quindi, meglio evitare di fornire dati personali, soprattutto di tipo bancario, attraverso tali canali. Se si ricevono messaggi sospetti, è bene non cliccare sui link in essi contenuti e non aprire eventuali allegati, che potrebbero contenere virus o programmi trojan horse capaci di prendere il controllo di pc e smartphone. Spesso dietro i nomi di siti apparentemente sicuri o le URL abbreviate che si trovano sui social media si nascondono link a contenuti non sicuri. Una piccola accortezza, meglio posizionare sempre il puntatore del mouse sui link prima di cliccare: in molti casi si potrà così leggere in basso a sinistra nel browser il vero nome del sito cui si verrà indirizzati.
2) OCCHIO AGLI INDIZI: I messaggi di phishing spesso utilizzano imitazioni realistiche dei loghi o addirittura delle pagine web ufficiali di banche, aziende ed enti. Tuttavia, capita spesso che contengano anche grossolani errori grammaticali, di formattazione o di traduzione da altre lingue. E’ utile anche prestare attenzione al mittente o al suo indirizzo di posta elettronica. Meglio diffidare dei messaggi con toni intimidatori, che ad esempio contengono minacce di chiusura del conto bancario o di sanzioni se non si risponde immediatamente: possono essere subdole strategie per spingere il destinatario a fornire informazioni personali.
3) PROTEGGERSI MEGLIO: è utile installare e tenere aggiornato sul pc o sullo smartphone un programma antivirus che protegga anche dal phishing. Programmi e gestori di posta elettronica hanno spesso sistemi di protezione che indirizzano automaticamente nello spam la maggior parte dei messaggi di phishing: è bene controllare che siano attivati e verificarne le impostazioni. Meglio non memorizzare dati personali e codici di accesso nei browser utilizzati per navigare online. In ogni caso, è buona prassi impostare password alfanumeriche complesse, cambiandole spesso e scegliendo credenziali diverse per ogni servizio utilizzato: banca online, e-mail, social network.
4) ACQUISTI ONLINE IN SICUREZZA: se si fanno acquisti online, è più prudente usare carte di credito prepagate o altri sistemi di pagamento che permettono di evitare la condivisione di dati del conto bancario o della carta di credito.
5) LA PRUDENZA NON E’ MAI TROPPA: per proteggere conti bancari e carte di credito è bene controllare spesso le movimentazioni e attivare sistemi di alert automatico che avvisano l’utente di ogni operazione effettuata. Nel caso si abbia il dubbio di essere stati vittime di phishing, meglio contattare direttamente la banca o il gestore della carta di credito attraverso canali comunicazione conosciuti e affidabili.