No al declassamento e allo snaturamento del vero brandy. Nei recenti incontri sull’OCM vino tra produttori di brandy l’Italia, la Spagna e la Francia hanno confermato la loro netta opposizione all’idea di svalutare l’acquavite da vino, introducendo nella produzione i sottoprodotti della vinificazione (come fecce e vinacce al posto del vino), sicuramente più convenienti dal punto di vista dei costi, ma di qualità decisamente inferiore. (fonte: ANSA)