95 euro per sposarsi e per divorziare

Sposarsi a tariffe vantaggiose per snellire la lista di attesa del Registro civile. La misura presentata dal ministro di Giustizia Alberto Ruiz-Gallardon ha motivazioni prettamente pratiche e risvolti che aiutano chi vuole convolare a nozze “con un costo assumibile”. La riforma prevede che il “sì” possa essere pronunciato davanti ad un notaio e con un esborso di 95 euro, una tariffa ben inferiore a quello applicato dai comuni per la celebrazione di un rito civile che, fino ad oggi, poteva avvenire solo davanti a sindaci, consiglieri comunali o delegati del Registro Civile. Tale procedura è valida anche per i divorzi, a patto che i coniugi siano concordi e non abbiano figli minorenni. Per quanto riguarda gli italiani, l’articolo 115 del Codice civile, prevede la validità di un matrimonio celebrato all’estero fatte salve le norme che lo disciplinano in patria: per diventare effettivo deve essere registrato presso il Registro civile italiano. La Spagna è tra i Paesi firmatari della Convenzione di Monaco (1980) che fissa le norme per il rilascio di un certificato di capacità matrimoniale. Questa nuova norma spagnola va ad aggiungersi alla modifica dell’articolo 44 del Codice civile, datata 30 giugno 2005, che ha reso possibili le nozze gay in tutta la Penisola Iberica. (fonte: Il Sole 24 Ore)

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