Dal 14/12 il bando “500 giovani per la cultura”

Il ministero italiano dei Beni culturali cerca 500 giovani per l’inventariazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale. Dovranno avere non più di 35 anni, essere laureati, possedere una buona conoscenza della lingua inglese. Le domande potranno essere inviate attraverso un applicativo ad hoc disponibile sul sito del ministero dei Beni culturali dove si può scaricare anche il bando a partire dal 14 dicembre e potranno essere presentate in una sola regione e ambito disciplinare. Saranno formati per un anno presso i luoghi di cultura statali (musei e istituti specifici) – attività per la quale riceveranno un’indennità annua di 5mila euro – e poi saranno impiegati nel programma di trasferimento su file dell’enorme patrimonio che il nostro Paese possiede. È l’iniziativa prevista dal decreto legge ribattezzato Valore cultura (Dl 91, convertito dalla legge 112/2013), che all’articolo 2 ha lanciato il programma straordinario «500 giovani per la cultura» destinato all’inventariazione, catalogazione e digitalizzazione dei nostri beni storico-artistici. Un programma che dispone di 2,5 milioni di euro per il 2014, risorse che potranno essere integrate con fondi europei.

Il programma straordinario

Il ministero dei Beni culturali ha messo a punto il bando di concorso. Potrà partecipare alla selezione chi non ha compiuto i 35 anni di età alla data del 9 agosto scorso e chi alla data del 21 gennaio – termine per la presentazione delle domande, che dovranno essere inoltrate esclusivamente in via telematica entro le 14 di quella giornata – avrà i seguenti requisiti: laurea (triennale o quinquennale vecchio ordinamento ) in determinate materie -allegato al bando c’è l’elenco: si va da lettere a filosofia, storia, scienze dell’architettura, ingegneria dell’informazione, ecc. – con una votazione di 110/110 oppure diploma rilasciato dalle scuole di archivistica, paleografia e diplomatica con una votazione di 150/150; conoscenza delle lingua inglese (certificazione di livello B2); possesso della cittadinanza italiana o europea (ma sono previste anche altre fattispecie relative a chi ha lo status di soggiornante o rifugiato). Ovviamente, bisogna godere dei diritti civili e politici e non aver riportato condanne penali.

Domande solo telematiche

Nel caso il candidato presenti più domande, sarà presa in considerazione la più recente. I 500 posti disponibili sono, infatti, stati suddivisi regione per regione: per esempio, alla Lombardia ne toccano 35 e così al Lazio, al Piemonte 37, alla Toscana 25, all’Abruzzo 30, alla Campania 36, alla Sicilia 20, alla Sardegna 30.

La selezione

La selezione sarà fatta in base al punteggio assegnato ai titoli (conoscenza delle lingue, tipologia della laurea, eventuali lavori svolti nel campo dei beni culturali), ma se alla fine in una regione dovesse risultare un numero di candidati “idonei” pari al triplo del contingente previsto in quella regione, allora si procederà a un’ulteriore selezione attraverso test con quiz a risposta multipla, che accerteranno le competenze dei giovani. (fonte: Il Sole 24Ore)

 

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