“Obiettivi raggiunti. Nonostante le difficoltà economiche che attanagliano anche le aziende pubbliche, il piano di investimenti per il 2013 è stato ampiamente rispettato”. Il presidente di Acque Veronesi, Massimo Mariotti (nell’immagine sottostante), fotografa così l’anno che si è appena concluso. Anche grazie al supporto economico della Regione Veneto, ed in particolare dell’Assessorato all’Ambiente, l’azienda è potuta intervenire in numerose zone del veronese ancora sprovviste di infrastrutture fondamentali per i cittadini. E’ il caso, ad esempio, del nuovo acquedotto di Belfiore. Fino ad oggi, infatti, i residenti del comune dell’est veronese potevano utilizzare acqua proveniente esclusivamente da pozzi privati. Dall’inizio della prossima estate, circa 3 mila abitanti potranno approvvigionarsi dall’acquedotto cittadino. L’opera, per un investimento di 2 milioni 850 mila euro, prevede la realizzazione di 9 chilometri di rete idrica. Anche Villa Bartolomea, come Belfiore, è uno degli ultimi comuni della provincia scaligera ancora sprovvisto di un impianto acquedottistico pubblico. Acque Veronesi ha aperto i cantieri per la costruzione del nuovo acquedotto, che avrà un’estensione di 7,5 km. L’intervento, del valore di 1 milione e mezzo di euro, porterà benefici ad oltre 2 mila cittadini della bassa Veronese. I lavori, partiti a settembre, prolungheranno la rete già presente nel comune di Legnago, che sarà estesa dalla frazione di Vigo fino al centro abitato di Villa Bartolomea. Stop a pozzi privati e falde inquinate anche per gli studenti delle scuole elementari e medie di via Galilei a Nogara. Dopo 30 anni di attesa è finalmente arrivato l’acquedotto anti-arsenico. Non solo acquedotti, ma anche nuove reti fognarie. Quelle di San Bonifacio e Cologna Veneta (l’investimento complessivo delle due infrastrutture è di circa 8 milioni di euro), i cui cantieri sono iniziati la scorsa estate, avranno una grande rilevanza per la popolazione. Il completamento del 1° stralcio del Collettore Est di San Bonifacio servirà a risolvere le criticità legate al sovraccarico delle fognature che nei periodi di intense piogge provocano talvolta perdite ed allagamenti, mentre a Cologna Veneta si colletteranno al depuratore gli scarichi delle frazioni di S. Andrea e s. Sebastiano che fino ad oggi hanno utilizzato vasche imhoff, meno efficaci rispetto al trattamento del depuratore di Cologna Veneta. Nel 2014 Acque Veronesi prevede investimenti per 10 milioni 800 mila euro.