Le “mappe criminali” italiane, russe, cinesi

Sono numerosi i Paesi europei interessati dal fenomeno degli investimenti organizzazioni criminali (Oc) in Europa: tra di essi ricoprono un ruolo principale l’Italia, la Spagna, la Germania e il Regno Unito. Gli investimenti nell’economia legale giocano un ruolo cruciale nell’attività delle Oc e rispondono a più obiettivi (riciclaggio, profitto, controllo del territorio, consenso sociale). Numerosi i beni (immobili, aziende, veicoli, altri beni mobili) e i settori economici coinvolti. Sono questi i primi risultati del progetto Organised Crime Portfolio (Ocp) coordinato da Transcrime, il Centro interuniversitario di ricerca sulla criminalità transnazionale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dell’Università di Trento. Il progetto Ocp, che terminerà a novembre 2014 ed è finanziato dalla direzione generale Affari interni della Commissione Europea, coinvolge sette partner per sette Paesi europei: Italia, Spagna, Francia, Finlandia, Olanda, Regno Unito, Irlanda. Il progetto ha già prodotto delle mappemappa_italian_ocg preliminari che presentano una prima raccolta di casi di investimento delle organizzazioni criminali (Oc) in Europa. Se l’immobiliare e il settore della ristorazione accomunano più gruppi, si possono intravedere delle diverse strategie di investimento tra Oc diverse. Per esempio  le mafie italiane sono attive in più settori: in Italia, tra gli altri, nelle costruzioni e in settori emergenti (es. logistica, energie rinnovabili e VLT-slot machines); all’estero soprattutto nella ristorazione e nel commercio all’ingrosso di prodotti alimentari. Diverse ancora le strategie di investimento delle Oc cinesi (es. tessile e commercio all’ingrosso), delle Oc russe/georgiane (es. import export) e delle motorcycle gangs (es. security privata). La mappatura presentata, la prima mai effettuata a livello europeo transnazionale, si basa su informazioni provenienti da rapporti delle forze dell’ordine di vari Paesi europei, indagini di polizia, fonti giudiziarie, rapporti istituzionali, dati su beni confiscati, letteratura accademica e fonti aperte (giornali, inchieste, media). L’analisi di Transcrime, condotta insieme agli altri partner del progetto, si è finora concentrata su alcuni paesi europei individuando più di 400 casi di investimento, cifra che dà la misura dell’estensione e del peso degli investimenti delle organizzazioni criminali nell’economia legale.mappa_cinese_ecc

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