La battaglia contro lo spreco alimentare in Europa continua con il rilancio di due grandi obiettivi: dimezzare entro il 2025 nell’Ue gli 89 milioni di tonnellate di cibo che famiglie e singoli gettano ogni anno nella spazzatura, e proclamare il 2016 “anno europeo contro lo spreco alimentare”. È l’appello sottoscritto dai presidenti delle commissioni agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, e dell’ambiente, Matthias Groote, assieme al relatore della risoluzione sullo spreco alimentare, Salvatore Caronna.Presente all’iniziativa anche Andrea Segré, presidente di Last Minute Market (lo spin off
dell’Università di Bologna divenuto eccellenza europea nel recupero degli sprechi alimentari) che ha colto l’occasione per lanciare una nuova sfida alla futura Commissione Ue: “rendere permanente ed esteso ai 28 Stati membri l’Osservatorio ‘waste watcher’ di Last Minute Market/Swg, per far ‘dimagrire’ la spazzatura domestica in Europa. Solo in Italia, ha spiegato Segré, se le perdite della filiera alimentare (agricola, trasformazione e distribuzione) valgono 0,2 punto del Pil, lo spreco domestico rappresenta mezzo punto del Pil, ossia tra 8 e 9 miliardi di euro”. Insomma per Segré, un’osservatorio europeo permetterebbe “un monitoraggio efficace e una politica comune di riduzione dello spreco”. Anche per De Castro “sensibilizzare i cittadini europei contro lo spreco è un atto necessario, anche per recuperare l’efficienza nell’uso delle risorse: un obbligo non solo morale ma economico e politico”. Nella prossima Assemblea – ha assicurato De Castro – “continueremo questa battaglia per spronare una Commissione europea che si è dimostrata lenta nei tempi, affinché invece prende un’iniziativa forte per raggiungere risultati concreti”. Caronna, si è detto certo che la società europea è matura per cercare di ragionare su una nuova idea di sviluppo per riuscire a produrre più cibo con meno acqua, meno terra e meno energia, mentre oggi c’è uno spreco inaccettabile”.