I ministri degli esteri di Svezia, Finlandia, Italia, Spagna, Polonia, Belgio, Ungheria, Lussemburgo e Svizzera hanno varato ufficialmente, a margine del Consiglio Esteri, l’Eip, istituto europeo per la pace, che sarà presieduto da Staffan De Mistura (nella foto). Uno “strumento di diplomazia non convenzionale” lo definisce lo svedese Carl Bildt. “E’ uno strumento indipendente, veloce, flessibile ed agile” con sede a Bruxelles, ma che non fa parte delle istituzioni europee, precisa De Mistura. Supportato per ora dai nove paesi, è a disposizione principalmente per la mediazione preventiva.”Fossimo stati in Ucraina saremmo stati molto utili” osserva il diplomatico svedese naturalizzato italiano che fino ad aprile scorso è stato l’inviato del governo per la crisi dei marò. “In sei mesi dimostreremo che l’Eip è strumento non solo utile, ma necessario” aggiunge. Obiettivo dell’Eip, come descritto da De Mistura, è la “mediazione operativa con attori statali e non statali” per affrontare, con visione globale, “le potenziali crisi attorno all’Europa e che preoccupano l’Europa” parlando anche con “personaggi che mia madre non mi consiglierebbe di frequentare” L’Eip sarà composto da un team di 25 persone e potrà contare anche sul network delle diplomazie dei nove paesi fondatori. Il budget, ha precisato De Mistura, sarà di tre milioni di euro all’anno.