Inaugurato il semestre di presidenza italiana dell’Ue

È chiaro l’incipit dell’agenda per i prossimi sei mesi a guida italiana dell’Ue: “Un nuovo inizio e una volontà radicalmente nuova sono necessari se vogliamo dare nuovo slancio al progetto europeo”. La presidenza italiana del Consiglio Ue sotto la guida di Matteo Renzi è determinata a imprimere la svolta per fare uscire l’Europa dalle risacche della crisi e guardare finalmente al futuro, tornando a parlare ai cittadini. Tante sono le aree d’azione su cui il governo intende lavorare nei prossimi sei mesi, dalle politiche economiche all’immigrazione, dalla politica estera all’energia, dall’industria e competitività all’agenda digitale. Ecco in sintesi quanto si è appreso. – UNA NUOVA AGENDA ECONOMICA. Basata su riforme strutturali e investimenti per la crescita e l’occupazione, dove gli sforzi verso riforme serie e di ampia portata dovrebbero essere incoraggiati e sostenuti da adeguati incentivi. L’Italia punta anche a un rafforzamento del coordinamento delle politiche economiche per massimizzarne le reciproche ricadute positive. Inoltre verrà sostenuta l’attuazione della Strategia per l’occupazione e della Garanzia Giovani. – IMMIGRAZIONE E SOLIDARIETA’. È indispensabile proseguire gli sforzi per l’ulteriore sviluppo della gestione integrata delle frontiere europee. L’Italia vuole poi promuovere l’attuazione del Sistema europeo comune di asilo, lavorare sulla questione del reciproco riconoscimento delle decisioni nazionali in materia di protezione internazionale e promuovere un’effettiva solidarietà a livello Ue. – RUOLO CHIAVE UE NEL MONDO. L’obiettivo della Presidenza italiana è di accrescere il ruolo dell’Ue come attore chiave sulla scena internazionale, aumentando l’influenza ai confini e in particolare nell’area mediterranea, e promuovendo un approccio globale in cui l’Alto Rappresentante riceva sostegno nella definizione di una politica estera europea efficace. – INDUSTRIA, COMPETITIVITA’ E DIGITALE. Migliorare la competitività industriale sarà una delle attività prioritarie” della Presidenza, che vuole “delineare un quadro che comprenda sistematicamente il ‘Rinascimento Industriale’ in tutte le politiche che incidono sulla competitività. Centrale sarà anche la definizione di una nuova agenda digitale per l’Ue. – ENERGIA E CLIMA. Quattro le priorità italiane: il quadro 2030, la sicurezza energetica con la diversificazione delle fonti e delle rotte, il completamento del mercato interno dell’energia, e la dimensione esterna della politica energetica. Tenendo conto, in tutti i campi, dell’impatto sui prezzi dell’energia e sulla competitività industriale.

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