Droga su barca a vela: Venezuela, Spagna, Italia

La droga attraversava l’Oceano, dal Venezuela alla Spagna, su una barca a vela per non dare nell’occhio. Poi, via terra, arrivava in Italia, per essere rivenduta soprattutto in Campania. Questa la rotta dei 680 chili di cocaina rinvenuti la scorsa settimana: uno dei sequestri più grossi mai eseguiti intercettati dalla polizia italiana e dalla Unidad de drogas y crimen organizado della polizia giudiziaria spagnola nel porto di Aguilas (Murcia). Il valore di mercato della cocaina è stimato in 115 milioni di euro. Divisa in panetti da 1.100 grammi ciascuno, la cocaina era nascosta in un sottofondo realizzato in un’imbarcazione a vela da 11 metri, dotata solo di un piccolo motore da sei cavalli. Secondo il capo della Squadra Mobile di Napoli, Fausto Lamparelli, la Scugnizza, questo il nome dell’ imbarcazione, passata più volte di mano, aveva compiuto diversi viaggi sulle rotte del narcotraffico. Bloccati uno skipper incensurato, Bartolo Di Massa, 46 anni, di Castellammare, e due fratelli spagnoli Andrès e Francisco Lopez, di 66 e 68 anni.

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