Il ginecologo Antinori e le donatrici spagnole

Il ginecologo Severino Antinori, esperto di procreazione medicalmente assistita, ha annunciato di aver iniziato uno sciopero della fame ad oltranza davanti a Palazzo Chigi per protestare contro il sequestro da parte dei Carabinieri del congelatore di ovuli ed embrioni nella sua clinica di Milano. Antinori ha affermato, in riferimento ad alcune notizie di stampa, di «non aver mai effettuato compravendita di gameti» per le fecondazioni eterologhe effettuate presso la clinica milanese Matris. «È falso – ha affermato – che non ci sia la documentazione relativa alla tracciabilità dei gameti utilizzati per gli interventi di fecondazione eterologa». Il legale di Antinori, l’avvocato Francesco Caroleo Grimaldi, ha dichiarato, in relazione alla vicenda del materiale biologico sequestrato, al vaglio della Procura di Milano, che «tutto è in regola, sia per quanto concerne l’idoneità dei donatori sia per le modalità di trasporto del materiale biologico dalla Spagna all’Italia, in particolare dalla clinica Ginemed di Siviglia alla Matris. Peraltro non è stato facile acquisire i documenti in quanto la legge spagnola impone il più assoluto riserbo sull’identità dei donatori». «Ci troviamo quindi nella condizione – aggiunge il legale di Antinori – di dover violare la legge spagnola per ottenere il dissequestro del materiale biologico. Nel pomeriggio curerò personalmente l’inoltro ai Nas di Milano delle certificazioni attestanti l’identità delle 20 donatrici spagnole e le sigle riconducibili ai 10 donatori uomini con le relative attestazioni di idoneità al fine di ottenere l’immediato dissequestro».

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