Primi fondi Ue ai Paesi vicini: 1° il Marocco

L’Unione europea ha stanziato 5,5 miliardi di euro per i prossimi anni destinati alla cooperazione con i Paesi vicini, a partire da quella bilaterale con nove di questi. Nella programmazione delle priorità finora è il Marocco ad incassare più fondi: fra i 728mila e 890mila euro per il periodo 2014-2017. Questi aiuti a Rabat sono mirati soprattutto ad un accesso equo ai servizi sociali basilari (30%), poi sostegno a governance democratica, stato di diritto e mobilità (25%), crescita e occupazione (25%).Per lo stesso arco di tempo è la Giordania ad aggiudicarsi la seconda fetta più sostanziosa, fra i 312mila e 382mila euro da indirizzare a Stato di diritto (25%), occupazione e sviluppo settore privato (30%), rinnovabili ed efficienza energetica (30%). La Tunisia, dal canto suo, conquista fra i 202mila e 246mila euro per il solo periodo 2014-2015, per riforme socioeconomiche e crescita (40%), sviluppo locale e regionale sostenibile (30%) e rafforzamento della democrazia (15%). Seguono il Libano (fra 130mila e 159mila per il 2014-2016), Armenia (140mila-170mila per il 2014-2017), Algeria (121mila-148mila per il 2014-2017), Azerbaijan (77mila-94mila per 2014-2017), Bielorussia (fra 71mila e 89mila per 2014-2017) e infine la Libia (fra 36mila e 44mila per il 2014-2015). Lo stanziamento per il triennio per il programma di cooperazione regionale a Est si aggira fra i 418mila e 511mila euro, mentre quello per la cooperazione regionale a Sud è fra i 371mila e 453mila euro. Programmi che coprono l’intera area della ‘politica di vicinato’ europea per il 2014-2017, per lo sviluppo democratico o la mobilità, come Erasmus+, incassano una cifra fra un miliardo e 675 milioni e un miliardo e 876 milioni di euro. (fonte Ansa)

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