Il servizio giapponese di messaggistica e chiamate gratuite Line ha avuto un successo travolgente e ora si prepara a entrare nel settore dei servizi elettronici di pagamento. In Europa, per la società guidata dal ceo Akira Morikawa, l’Italia è diventato il secondo mercato, dopo la Spagna (dove conta su 18 milioni di utenti). Nota soprattutto la messaggistica con i simpatici “stickers” che sostituiscono intere frasi, Line (controllata dal gruppo sudcoreano Naver) sembra orientata a diventare non solo un social network a tutto campo, ma una vera e propria piattaforma di servizi integrati: vuole giocare, insomma, un ruolo sempre più spiccato nella vita del suo utente. Non sarà più, insomma, una società che genera il 60% dei ricavi dai videogames e il 20% dalla vendita di stickers. La nuova strategia comincerà dal Giappone con il lancio nei prossimi mesi di un servizio di pagamento online utilizzabile per comprare prodotti e servizi. Sarà anche consentito di trasferire denaro a altri utilizzatori di Line Pay senza necessità di appoggiarsi a un conto bancario. Oltre agli stickers basati sul design dei manga giapponesi, da noi sono diventati popolari quelli realizzati da designer italiani come Mauro Gatti e Vanna Vinci. Tra breve sarà lanciata una iniziativa per coinvolgere gli studenti dell’Istituto Europeo di design di Milano. Prosegue intanto la ricerca di nuovi partner di business per un gruppo che rappresenta anche uno dei rari casi di collaborazione vincente tra giapponesi e coreani. “La combinazione tra la cultura giapponese del design e le capacità coreana di rapido sviluppo tecnologico è vincente”, sottolinea Sunny Kim, responsabile per l’Europa e Ceo delle attività in Spagna. (fonte: Il Sole24Ore).