Partirà dalla Russia la prima fase dell’accordo tra il gruppo alimentare francese Danone e la torinese Edf Fenice – 428 milioni di euro di fatturato 2013, oltre 2mila addetti di cui più di metà in Italia ed il resto suddiviso tra Francia, Spagna, Polonia e Russia -per migliorare l’efficienza energetica ed ambientale dei siti produttivi di latticini di Danone in tutto il mondo. Un’intesa che riguarda 80 stabilimenti dove saranno realizzati investimenti che andranno dai 5 ai 10 milioni di euro per ogni sito produttivo. Per Fenice si tratta di un notevole salto di livello, considerando che al momento il maggior cliente è rappresentato da Fca con il servizio assicurato a 26 stabilimenti in tutto il mondo. Con Danone, invece, si passa a questi primi 80 stabilimenti (con 45mila addetti ed un giro d’affari di 11,8 miliardi di euro) ma con la prospettiva di estendere l’intesa ad altri 100 siti Danone che operano nel settore delle acque minerali, degli alimenti per l’infanzia e degli alimenti dietetici. Complessivamente Danone fattura oltre 21miliardi di euro con 104mila addetti. L’azienda italiana si occuperà del prefinanziamento dei nuovi impianti energetici, fornendo a Danone servizi su misura che andranno dalla progettazione alla realizzazione ed alla gestione chiavi in mano di impianti per la produzione di energia: trasformatori, caldaie, gruppi frigoriferi e compressori. Inoltre Fenice, tramite contratti di outsourcing, prenderà in carico anche la gestione degli impianti esistenti e rafforzerà i progetti di efficienza energetica. Al gruppo torinese (che fa capo ai francesi di Edf) spiegano che l’insieme degli interventi consentirà a Danone di ridurre i costi dei principali servizi ausiliari all’interno degli stabilimenti produttivi, migliorando l’efficienza, aumentando la competitività, riducendo gli impatti ambientali. Inoltre il prefinanziamento degli investimenti da parte di Fenice consentirà a Danone di concentrare le risorse su attività strategiche e legate al core business. Assieme all’intervento in Russia scatteranno quelli negli stabilimenti della multinazionale dolciaria in Algeria e Turchia, per poi passare all’Europa Occidentale ed agli Stati Uniti. Ma l’accordo consentirà a Fenice di rafforzarsi anche all’interno del gruppo Edf. Che ha creato in Italia il Campus di efficienza energetica potendo contare sull’esperienza dell’azienda torinese e sulle lauree in ingegneria energetica che sono attivate presso i Politecnici di Torino e Milano e le Università di Pisa, Bergamo, Bologna e Roma. Lauree che non esistono in Francia o in Germania. (fonte: Il Sole 24 Ore)