Grimaldi guarda a Trasmediterranea

Nel mirino di Grimaldi ci sono ora due compagnie marittime: la polacca Polferries e la greca Hellenic Seaways, di cui peraltro la società è già azionista. Ma non è escluso che, a stretto giro, le sue mire espansionistiche possano allargarsi anche all’italiana Tirrenia e alla spagnola Trasmediterranea. «Per la prima compagnia, abbiamo presentato una manifestazione d’interesse all’acquisto. Per la seconda, dobbiamo decidere se vendere o comprare perché non siamo abituati a fare il socio di minoranza. Per Tirrenia e Trasmediterranea invece, restiamo alla finestra, ma è evidente che ogni opportunità che si presenta sul mercato la valutiamo con attenzione », dichiara l’ad Emanuele Grimaldi che, insieme al fratello Gianluca, è a capo di un gruppo armatoriale tra i primi al mondo nel trasporto merci ro-ro (automobili, rimorchi, semirimorchi),

Emanuele Grimaldi

container e passeggeri con una flotta multibrand di 103 navi di proprietà, età media 11 anni contro i 20-25 del settore, e un giro di affari consolidato di circa 2,7 miliardi di euro nel 2013 (il 15% realizzato in Italia), con un utile in crescita del 40% nel 1° semestre di quest’anno. Ad oggi, la galassia Grimaldi dà lavoro – tra personale di terra e di mare – ad oltre 10mila persone. Controlla 8 società marittime tra cui Grimaldi Lines, Minoan Lines, Finnlines, Acl e Malta Motorways of the Seas che operano sia nel corto cabotaggio ( short sea) sia nei traffici intercontinentali ( deep sea) toccando oltre 130 porti di 50 Paesi. Il gruppo gestisce inoltre 20 terminal in Nord Europa, Mediterraneo e West Africa per un totale di 5,4 milioni di metri quadrati. (fonte: la Repubblica)

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