Abbandoni scolastici: l’Italia segue la Spagna

L’Italia è tra i Paesi Ue con la percentuale più alta di abbandoni scolastici. Con il 17 per cento di abbandoni prematuri, l’Italia segue la Spagna (23,6), Malta (20,8), Portogallo (18,9) e Romania (17,3). Lo rivela il rapporto “Tackling Early Leaving from Education and Training in Europe” realizzato dal network educativo europeo Eurydice e dal Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Cedefop). Gli esperti mettono questo dato in relazione alla bassa occupazione giovanile dei Paesi Ue, fenomeno che interessa da vicino l’Italia. Secondo gli esperti del rapporto, esiste una connessione diretta tra gli abbandoni scolastici e la disoccupazione giovanile. Ecco che l’Italia è tra gli ultimi Paesi Ue in termini di occupazione giovanile specie per chi ha conseguito solo un diploma di scuola secondaria di primo livello (medie). Nel dettaglio, per quanto riguarda i giovani 15-24 anni, l’Italia presenta l’8,7 per cento di occupati tra chi ha conseguito massimo un diploma di scuola secondaria di primo grado (media Ue 19,7), il 24,8 per cento di chi ha massimo un diploma di scuola secondaria di secondo grado (media Ue 42,7) e il 23,1 per cento di laureati (media Ue 54,6). Preoccupanti anche le percentuali dei minori a rischio povertà ed esclusione sociale: il 52,6 per cento di chi ha solo fatto le scuole primarie, il 30,1 per cento di chi ha fatto le secondarie di primo livello, dati tuttavia coerenti con la media Ue. Nonostante queste percentuali preoccupanti – si osserva nello studio – l’Italia non ha ancora adottato una strategia “complessiva” di risposta, contrariamente a quanto fatto da Paesi come Belgio, Bulgaria, Spagna, Malta, Paesi Bassi e Austria. Altri Paesi (Ungheria e Romania) sono in procinto di adottare simili strategie complessive. Tutti i Paesi Ue hanno comunque adottato delle strategie singole mirate a risolvere i problema degli abbandoni.Secondo il rapporto europeo, l’educazione e la guida alla carriera lavorativa costituiscono elementi chiave nella lotta agli abbandoni scolastici. Attori primari di questa azione vengono individuati nelle scuole, alla luce della considerazione che i giovani che lasciano prematuramente la scuola sono svantaggiati sia economicamente che socialmente rispetto a chi completa regolarmente il proprio percorso di studi.(fonte: Ansa Europa)

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