I 60 anni della mitica “Bianchina”

L’Autobianchi nasce nel 1955 dall’idea del direttore generale Ferruccio Quintavalle, di iniziare una nuova produzione automobilistica e di coinvolgere nell’operazione commerciale Fiat e Pirelli. La Bianchi rientrava così nell’industria dell’auto dopo la

La Bianchina nata nel 1957 era un’utilitaria di lusso, con il tetto apribile, dotata di una carrozzeria bicolore, fornita di gomme Pirelli a fascia bianca e sbrinatore montato di serie, viene lanciata sul mercato con un prezzo di listino 565.000 lire. Nel 1960 esce la versione Cabriolet decisamente più costosa del modello originario. (Archivio RCS)

Il ragionier Fantozzi con la “sua” Bianchina.

produzione di veicoli militari destinati alla guerra, la Fiat allargava il suo bacino di utenza potendo sperimentare nuove soluzioni e la Pirelli si garantiva una fetta di

Nel 1964 viene presentata al Salone dell’automobile di Torino la Primula, è la prima auto del gruppo Fiat a sperimentare la trazione anteriore.

mercato con la fornitura di pneumatici. L’11 gennaio 1955 viene fondata ufficialmente la nuova società Autobianchi con un capitale iniziale di tre milioni di lire. L’Autobianchi nel 1968 passerà completamente sotto la sfera Fiat, continuando a produrre auto fino al 1995, data di chiusura definitiva dello stabilimento di Desio. Nella foto accanto al titolo del 1957, al Museo della scienza e della tecnica di Milano viene presentata la prima auto della neonata società, la Bianchina, da sinistra Alberto Pirelli, Vittorio Valletta e Giuseppe Bianchi, nell’auto Gianni Agnelli. (Publifoto/Olycom)

 

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