Peggiora lo stato della libertà di stampa nel nostro Paese: nella speciale classifica redatta da Reporter Senza Frontiere l’Italia precipita di 24 posizioni, dal 49esimo posto al 73esimo. Pesano in questi ultimi 12 mesi “l’esplosione di minacce, in particolare della mafia, e procedimenti per diffamazione ingiustificati”. Stupisce che in graduatoria il nostro Paese sia superato anche da Paesi come l’Ungheria (65esimo posto) o come Burkina Faso e Niger (46esimo e 47esimo posto). Peggio dell’Italia in Europa è riuscita a fare solo Andorra (32esimo posto), caduta in un anno di 27 posizioni a causa delle difficoltà incontrate dai giornalisti nel raccontare le attività delle banche del piccolo Paese. La Spagna è al 33esimo posto, la Francia al 38esimo, la Germania al 12esimo, la Svizzera al 20esimo. Per il quinto anno consecutivo, la Finlandia conserva il primato di Paese più virtuoso, davanti a Norvegia e Danimarca. Nella top ten anche Nuova Zelanda (sesta), Austria (settima), Giamaica (nona) ed Estonia (decima). Tra i paesi dell’Ue, la Bulgaria è quello più indietro (106esima posizione). Gli Stati Uniti si trovano al 49esimo posto (in calo di tre posizioni), la Russia al 152esimo, appena davanti alla Libia (154). I Paesi più pericolosi al mondo per i giornalisti sono risultati invece l’Eritrea(180esimo posto), la Corea del Nord (179), il Turkmenistan (178) e la Siria (177). In questo speciale indice di Reporter senza frontiere, l’Iraq sconvolto dai jihadisti dello Stato islamico occupa il 155esimo posto, la Nigeria dove agisce Boko Haram il 111esimo.