Dal 17 novembre al 19 febbraio 2017, a Barcellona è possibile visitare la mostra fotografica Fu la Spagna! La mirada feixista sobre la Guerra Civil Espanyola (Museu d’Història de Catalunya). Il sostegno di Mussolini a Franco e alla sollevazione golpista fu decisivo per l’esito della Guerra civile spagnola. Il regime fascista mandò aerei, navi, armi e circa 80.000 effettivi, appartenenti sia alle forze armate sia alla Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. In occasione dell’80º anniversario dell’inizio del conflitto, questa mostra evidenzia, per la prima volta insieme, i diversi modi in cui quell’intervento è stato rappresentato, attraverso fotografie e copertine illustrate.

Il Corpo truppe volontarie in marcia verso Barcellona, gennaio 1939 (Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito)
Come spiega Daniela Aronica, direttrice del Centro di studi sul cinema italiano (Csci) di Barcellona e co-curatrice della mostra, «l’esposizione è il frutto di una lunga ricerca in archivi e biblioteche, che ha portato a individuare circa 20.000 immagini, 300 delle quali sono state selezionate e proposte attraverso una suddivisione in tre tipologie, ciascuna segnalata con un distinto colore. Da una parte le fotografie apparse sulla stampa illustrata italiana (verde), poi quelle scattate dai singoli legionari (bianco), infine quelle realizzate e conservate dalle diverse istituzioni politico-militari (rosso).

Rito religioso in onore dei caduti sul Fronte dell’Aragona. «La Domenica del Corriere», 21/11/1937 – disegno Achille Beltrame (Biblioteca Storia Moderna e Contemporanea – Roma
Il risultato è il tricolore della bandiera italiana, ma è soprattutto una costruzione dialettica dei diversi sguardi, capace di restituirci un’immagine complessa e a tutto tondo dei modi in cui la guerra fu vista e rappresentata dalla macchina della propaganda, dai soldati e dalle istituzioni italiane. Tre sguardi non sempre coincidenti, che messi a confronto ci consentono di mettere in luce assenze e presenze rivelatrici. Nella selezione delle immagini ci si è basati sul criterio della loro rappresentatività, tenendo però anche conto della loro qualità estetica.
La narrazione fotografica è costruita seguendo due percorsi paralleli e complementari, uno cronologico, l’altro tematico. Il primo si concentra sulle diverse fasi della guerra, con un’attenzione particolare al ruolo dell’intervento militare italiano, mentre il secondo propone una selezione dei temi più ricorrenti nella rappresentazione fascista della guerra. Un terzo spazio espositivo offre infine un approfondimento sull’attività dei mezzi di comunicazione italiani attivi in terra spagnola e produttori di gran parte della rappresentazione, non solo iconografica, che l’Italia fascista propose del conflitto».
La mostra fotografica si inserisce nella cornice del progetto triennale Immagini per la Memoria. Iconografia fascista e Guerra Civile Spagnola (2016-2019). Si tratta di un’iniziativa promossa dal Centro di studi sul cinema italiano e oltre alla mostra fotografica, l’evento comprende una retrospettiva di tutti di documentari girati all’epoca sull’argomento, un convegno internazionale, giornate di studio e seminari, 3D projection mapping su edifici simbolici di varie città, concorsi fotografici per le scuole, pubblicazioni e altro ancora.