È l’Italia il paese europeo che ha fatto nel 2014 il maggior numero di segnalazioni (506) al Sistema europeo di allerta rapido per alimenti e mangimi. Lo afferma il rapporto pubblicato sul sito del ministero della Salute Rapporto 2014, secondo cui in totale nel continente sono
state registrate 3097 notifiche contro le 3136 dell’anno precedente, di cui circa il 16% dal nostro paese. ”L’Italia è risultato essere il primo Paese membro per numero di segnalazioni inviate alla Commissione Europea – si legge nel rapporto – dimostrando, come negli anni passati, una intensa attività di controllo sul territorio nazionale, con un totale di 506 notifiche (pari al 16.3 %)”. Dopo l’Italia vi è la Germania (332), seguita da Regno Unito (279), Francia (267), Olanda (256), Belgio (198), Spagna (196) e Danimarca (103) Tra i rischi segnalati a livello comunitario il principale riguarda la presenza di salmonella, quasi 500 casi, mentre tra i contaminanti chimici i
più riscontrati sono i residui di fitofarmaci (437) e le micotossine (386). Per quanto riguarda le categorie di prodotti, le principali non conformità sono state riscontrate nella frutta e vegetali, nei prodotti della pesca, nell’alimentazione animale e nella frutta secca.