L’italiano e lo spagnolo non saranno più discriminati nei concorsi dell’Unione europea per la selezione del personale delle Istituzioni. Dopo una lunga battaglia legale e una serie di ricorsi presentati da Italia e Spagna, l’Ufficio europeo di selezione del personale (Epso) si adopererà per garantire sia il pieno rispetto del principio di non discriminazione che un funzionamento adeguato e corretto dell’amministrazione dell’Ue in presenza di 24 lingue ufficiali.
La nuova procedura di selezione sarà pubblicata nella primavera del 2016. Lo ha reso noto il vicepresidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, che assieme al collega spagnolo Luis Ramon Valcarcel aveva presentato un’interrogazione scritta alla Commissione Ue dopo le sentenze della Corte di giustizia europea che avevano dato ragione a Italia e Spagna sulla discriminazione delle lingue nazionali nei concorsi Ue. Con una sentenza del 24 settembre scorso, la Corte di giustizia aveva annullato tre concorsi organizzati da Epso a causa del fatto che la lingua era stata ridotta alla rosa tedesco-inglese-francese ed era stato inoltre imposto ai candidati di scegliere la seconda lingua all’interno della stessa rosa. E il 17 dicembre Il Tribunale Ue ha annullato con tre sentenze una serie di bandi di concorso dell’Epso per aver discriminato la lingua italiana. Già dal 2011 l’ufficio di selezione del personale Ue aveva cominciato ad adeguarsi e a pubblicare alcuni bandi di concorso e le prove di pre-selezione in tutte le lingue ufficiali dell’Ue. Ma ora ci saranno nuove regole valide sempre e per tutti e i tempi saranno brevi.