Catania Behaviour Labs ha inventato una app che consente l’utilizzo dei robot per migliorare le interazioni sociali e cognitive dei bambini affetti da sindrome della sfera autistica. L’applicazione è nata nel cuore dell’Etna Valley, grazie alla sturtup fondata e guidata da Daniele Lombardo nell’ambito del progetto Treat (Therapeutic Robot in Experimental Autism Therapy). L’azienda ha acquistato robot all’avanguardia in Texas ed in Francia, e con l’app creata da Lombardo ed il suo team riesce a farli diventare il “medium” dell’interazione con i bambini e ne migliorano le capacità di interazione sociale. Inoltre l’app registra le reazioni dei bambini agli stimoli cognitivi e permette l’elaborazione di report che sono utili per nuovi interventi didattici e terapeutici. “Abbiamo dato vita alla RoboMate, una piattaforma di supporto al miglioramento delle interazioni sociali e cognitive dei bambini attraverso l’impiego di nuove tecnologie ed in particolare di tablet munito di
schermo multi-touch e robot umanoide antropomorfo ( Aldebaran NAO e RoboKind)”, spiega Lombardo. Il tutto avviene in sinergia con il mondo universitario e scientifico: dal Cnr attraverso l’Ifc, l’Istituto di fisiologia clinica di Messina, per approfondire gli aspetti clinici dell’autismo e gli aspetti legati all’interazione uomo-robot, all’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, per i test; dall’università Kore di Enna, alla Fondazione Siciliana per la Venture Philanthropy. Inoltre il progetto di Behaviour Labs vinto la seconda call for ideas di Working Capital Telecom. “Telecom ci ha dato 25 mila euro di premio e ospita la sturtup nel suo incubatore catanese – spiega Lombardo – Nel 2014 abbiamo lanciato la sturtup e subito abbiamo chiuso un accordo con una cooperativa di Bari e i Cnr di Lecce e Messina. È stato l’incipit vero della nostra impresa, con i primi 50 mila euro di fatturato. Che puntiamo a decuplicare in tempi brevi, perché quest’anno abbiamo realizzato intese con partner in Danimarca, Svizzera, Slovenia e Spagna. E proprio in questi giorni sono in corso trattative con aziende cinesi”. Ma come funziona RoboMate? “Si predispone sul tablet il profilo del paziente – afferma
Lombardo – indicando il tipo di abilità, le attitudini e gli obiettivi formativi. A supporto di questi dati anche la definizione della terapia e la scelta della relativa ‘Robot App Playlist’. Poi si procede con la verifica e il controllo della correttezza cognitiva delle composizioni. Sono anche a disposizione del terapista e dei genitori del piccolo paziente il report storico delle sessioni formative e di interazione fra tablet e robot, e i grafici di andamento dei progressi rispetto agli obiettivi di apprendimento prefissati”. (fonte: la Repubblica)