In diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Turchia, Spagna, Svezia e Polonia, diversi aerei, a causa di virus informatici, hanno subito disguidi e provocato un’ondata di crescente preoccupazione tra le autorità pubbliche, le autorità di regolamentazione e l’industria del settore. Il timore è che i terroristi, attraverso un semplice computer portatile, siano in grado di prendere del tutto il controllo di velivoli o non renderli più visibili dai radar di controllo. “Dobbiamo essere preparati sempre al peggio”, ha avvertito Luc Tytgat, direttore del settore Strategia e gestione della sicurezza presso l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA). In uno degli esempi più chiari della rilevanza del problema, Tytgat ha ricordato i 1.000 attacchi al mese ai sistemi di trasporto aereo. Oppure basta riportare la memoria al giugno 2015 quando circa 1.400 passeggeri sono rimasti a terra dopo che un gruppo di hacker ha attaccato il sistema informatico della società all’aeroporto Chopin di Varsavia provocando un blackout di 5 ore. Diversi hacker, passati al settore della consulenza sulla sicurezza informatica, hanno svolto un ruolo chiave nel portare la questione sotto i riflettori. È il caso di Chris Roberts, un esperto di informatica che ha scioccato le agenzie dell’aviazione e della sicurezza affermando di aver violato il funzionamento di un aereo tramite il solo ausilio della consolle del sedile. Anche secondo Hugo Teso, un hacker e pilota spagnolo, per avere accesso al sistema di controllo di un aeroplano non è necessario avere un computer a bordo ma anche solo uno smartphone. Attualmente, le principali vulnerabilità del sistema sono identificate nei network a cui gli aerei sono collegati, una volta a terra, per caricare o scaricare informazioni informatiche. In un settore che non conosce confini, elaborare una strategia comune per affrontare le minacce informatiche è diventata una priorità assoluta soprattutto negli ultimi anni in Europa e negli Stati Uniti. A livello europeo, la risposta a queste minacce prenderà forma grazie al nuovo centro di sicurezza informatica dell’EASA, l’Emergency Response Team Aviation Computer (AV-CERT), che aiuterà a raccogliere le prove di precedenti attacchi informatici, ad individuare le diverse falle di sicurezza e a sviluppare le soluzioni conseguenti. La sicurezza informatica sarà anche all’ordine del giorno dell’assemblea generale dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (ICAO) nel settembre 2016. L’ICAO dovrebbe adottare una risoluzione che inviti i paesi membri ad allineare le responsabilità rispetto alla sicurezza informatica all’interno dei rispettivi governi. Inoltre, l’EASA e la Federal Aviation Administration, l’agenzia dei trasporti statunitense, stanno elaborando un documento comune da presentare all’assemblea di settembre. (fonte: Euractiv.it)