La bozza dell’agenda Ue sull’immigrazione che verrà discussa mercoledì in commissione europea a Bruxelles e poi al Consiglio del 19 maggio, contiene possibili “azioni immediate” contro i trafficanti e tenta di gestire al meglio l’immigrazione in Europa, ma ancora non c’è accordo sulla ripartizione delle quote di profughi in arrivo tra gli Stati europei e sulle modalità di azione per distruggere i barconi usati dai trafficanti. L’Alto commissario Ue per la politica estera Federica Mogherini ha lanciato il suo appello al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite: “Siamo pronti ad agire, ma non possiamo fare da soli”. Anche il presidente Sergio Mattarella, nella sua visita di Stato in Spagna, ha detto chiaramente: “L’Europa deve sapere che deve fare presto: serve un’azione lungimirante, con uno sforzo proporzionalmente minimo, per evitare difficoltà molto grandi in futuro”. Il ministro degli Esteri Gentiloni, intervistato dalla Cnn, ha dichiarato: “L’Italia riceve i due terzi dei migranti irregolari che raggiungono l’Europa ed è al terzo posto dopo Germania e Svezia per domande d’asilo ricevute. Noi facciamo la nostra parte. Una condivisione dell’accoglienza sulla base di un sistema di quote sarebbe un principio giusto”. Vedremo quali saranno le direttive dell’Onu e come ci si accorderà per la ripartizione dei rifugiati tra gli Stati europei.