Carceri: a confronto Italia e Spagna

Scrive Lorenzo Galliani su “Avvenire”: Spendiamo per detenuto più della Francia, il doppio della Spagna, due volte e mezzo quanto investito dagli Stati Uniti. Dipendesse solo dal budget, la gestione del sistema penitenziario dovrebbe essere un fiore all’occhiello del nostro Paese. Eppure non è così. L’affollamento e il tasso di suicidi (uno ogni mille detenuti) continuano a essere dolorose piaghe delle carceri italiane. Nel mondo, le più costose sono Guantanamo e Halden (la prigione norvegese preparata ad ospitare Breivik, il terrorista di Utoya); «il prezzo della cella» – si intitola così l’analisi realizzata da «Le Due città», periodico del Dap – è rispettivamente di 52mila e 12mila euro al mese. L’Italia si ferma a quota 3.511 euro a detenuto: 3mila solo per pagare la Polizia penitenziaria e il personale civile. Tra le voci minori, il vitto e il materiale igienico per i carcerati (137 euro). Appena 20 euro per la manutenzione – ordinaria e straordinaria – delle strutture. La spesa, alla fine, è inferiore a quella sostenuta da Nuova Zelanda (5.929 euro a detenuto) e Regno Unito (4.684), ma più alta di quella francese (3.110) spagnola (1.650). Più elevata persino di quella degli Stati Uniti, che pure – rivela l’indagine – sono arrivati a destinare «più fondi alle carceri piuttosto che all’istruzione» e hanno visto «esplodere del 570% negli ultimi venti anni la spesa per il sistema penitenziario nazionale». Nelle prigioni di New York, prosegue lo Studio del Dap, «ogni recluso ha un costo medio annuale che supera i 40mila euro: il che significa che ogni cittadino della Grande Mela versa ogni anno attraverso la tassazione 100 euro da destinare alla gestione dei penitenziari cittadini». Eppure, complessivamente, gli Usa si fermano a 1.433 euro a detenuto: nonostante il boom di spese, restano sotto. Alla quantità di risorse, però, non corrisponde automaticamente un miglioramento delle condizioni dei detenuti. Parlano sempre i dati, stavolta quelli del Consiglio d’Europa. Nel 2009 si sono suicidati in Spagna 4 prigionieri ogni 10mila. In Italia (che, abbiamo visto, spende il doppio per la gestione del sistema penitenziario), ben 9,1. Meno della Francia (maglia nera in Europa, con 17,6), ma più di Germania, Austria, Polonia, Regno Unito.

 

 

 

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