C’era anche Marcello Caprarella da Madrid (foto a sinistra) con Sotoverde “diario 2013 – 2015” tra gli otto finalisti di quest’anno del Premio Pieve, il concorso per memorie autobiografiche intitolato a Saverio Tutino, promosso dall’Archivio diaristico nazionale, che raccoglie oltre 8mila memorie a Pieve Santo Stefano.
Professionista nel settore delle traduzioni tecniche, con un passato da docente universitario, Caprarella ha titolato il suo diario con il nome di un bar di Madrid, ricordi e racconti da quando era ragazzo Erasmus ad oggi, con commenti e considerazioni sull’attualità.
La finale si è svolta ad Arezzo dal 16 al 18 settembre e vincitore è risultato Ivano Cipriani di Roma, classe 1926, con Balilla blues dove racconta gli anni dell’infanzia vissuta sotto il regime fascista in una famiglia di comunisti, pronti a sacrificare i propri ideali pur di risparmiare al figlio ogni tipo di sofferenza. L’appuntamento centrale della manifestazione è stato come di consueto la domenica pomeriggio, quando sono state presentate al pubblico le otto storie finaliste del concorso. Tra queste «le riflessioni ironiche, pungenti e a volte amare, di un Marcello, italiano che vive in Spagna e che guarda da lontano l’attuale realtà italiana».