Da settembre ripartono le attività e riprenderanno a funzionare anche i Comites, istituiti per “tutelare i diritti e gli interessi dei cittadini italiani residenti all’estero”. Tra gli strumenti a disposizione, telefonate (non a pagamento) e indirizzo e-mail che i connazionali possono utilizzare per esporre problemi, chiarire dubbi, sollecitare documentazione . Le richieste sono innumerevoli e non vanno mai in vacanza: dall’aiuto per le pratiche pensionistiche all’assistenza familiare (perdita di lavoro, separazioni, maltrattamenti); dal consiglio sulla scelta di un avvocato all’elenco di esperti in traduzioni giurate. La casistica è complessa e le istituzioni italiani operanti in Spagna lo sanno bene, pressate da mille domande. Non a caso, il Consolato generale di Barcellona avverte sul suo sito web che “…si è pertanto provveduto ad agevolare la possibilità per i connazionali di reperire tali informazioni attraverso la presente pagina web… e tramite specifici accordi con Enti ed associazioni che prestano gratuitamente il proprio servizio per orientare i connazionali ed aiutarli nella preparazione delle istanze”. Un lavoro complesso e delicato, quello di fornire aiuto, nominativi, consulenti, professionisti. Il sito del Comites di Madrid è fermo a giugno scorso, anche la relativa pagina Facebook non è stata più aggiornata. Nel portale del Comites di Barcellona le ultime notizie risalgono ad aprile del 2015: riportano i risultati delle ultime elezioni e un bando di concorso per assunzioni al Consolato generale. Per il resto, tutto è fermo nella pagina web di quel Comites, dalla composizione del precedente direttivo all’indirizzo, ai numeri di telefono dove recarsi e chiamare per ricevere assistenza: ovvero alla Casa degli italiani di Barcellona.
Visto che nella circoscrizione di Barcellona esistono vari enti, associazioni, patronati abilitati ad aiutare i cittadini italiani, visto che i risultati delle elezioni Comites 2015 hanno decretato la vittoria della Lista Azzurra e comunque la elezione di consiglieri appartementi a due schieramenti, la domanda di rigore è: “esiste par condicio in questa area di Spagna?” Ai lettori l’ardua sentenza. Da parte mia penso che l’articolo offra elementi per risolvere l’enigma.
Diciamolo forte e chiaro, senza tanti giri di parole. Ogni concittadino può verificare, andando nella pagina ufficiale del Comites di Barcellona (http://www.comitesbcn.org/ ), pagina UFFICIALE dell’ente elettivo consolare, come la stessa pagina riporti come sede del Comites lo stesso indirizzo della CASA DEGLI ITALIANI riportando inoltre come numero di contatto, nuovamente quello della CASA DEGLI ITALIANI. Ergo: la lista AZZURRA vince le elezioni consolari ma la pagina, non si sa se gestita dal consolato o da qualche rappresentante del vecchio comites (buio fitto come sempre anche a fronte di ripetute richieste di chiarimenti e modifica da parte dei consiglieri di Azzurra ma i concittadini che vogliono informazioni od aiuto si trovano, involontariamente (credendo di chiamare il comites di Barcellona) a chiamare una associazione privata che ha sponsorizzato la lista che le elezioni ha perso. Come può permettere il Consolato che nelle pagine ufficiali di un ente elettivo ad esso collegato si riportino dati totalmente errati a ben 6 mesi dalle elezioni?????
Come si può permettere che chi crede di chiamare il Comites si senta rispondere al telefono “CASA DEGLI ITALIANI”????
Effettivamente ci sono tanti interrogativi a cui dare una risposta. Risposta credo tutto sommato che dovrebbe essere data principalmente dal rappresentante delle nostre istituzioni che, in questo specifico contesto, si individua nel nostro Console di Barcellona. Purtroppo comprendo che non è sempre facile dare una risposta né tantomeno interpretare in modo esatto, inequivoco, totalmente super partes quelle che sono le leggi, decreti, norme ed altro che trattano materie come quella delicata dell’elezione dei Comites dove la vacatio legis è presente ahinoi. Abbiamo visto recentemente comunicazioni ministeriali che hanno completamente rovesciato le precedenti interpretazioni espresse sulla ineleggibilità dei rappresentanti dei Comites che sembravano aver segnato in modo indelebile e permanente tale argomento. Quindi, nonostante la vetustà delle leggi vigenti che certo non aiutano con la sua diversità di lettura, resta unicamente alle persone, ovvero ai consiglieri eletti nella circoscrizione di Barcellona la possibilità di uscire dall’impasse. Come? Un primo passo, un tentativo di accordo, di mediazione, di incontro e di riavvicinamento all’insegna più democratica possibile è stato fatto in questi giorni dal Capo della Lista Azzurra tendente ad un incontro delle parti. Spero, auspico che la Lista Italia veda nella stessa direzione della Lista Azzurra la possibilità d un incontro e di sedersi al tavolo delle mediazioni. Animati tutti da un sano spirito di collaborazione, mai perdendo di vista un solo attimo lo scopo del perché siamo stati eletti e chiamati a reggere un Organo Istituzionale tanto importante per i nostri connazionali.