Sarà ricco di novità il piano strategico 2014-2018 che nelle prossime settimane verrà presentato al mercato dalla Costa Edutainment, il gruppo genovese di proprietà della famiglia Costa che comincia a guardare all’estero. «Sì – conferma ad Affari & Finanza l’amministratore delegato di Costa Edutainment, Beppe Costa, impegnato nelle battute finali della stesura del nuovo piano strategico – Parteciperemo alla gara internazionale per l’Oceanario di Valencia. Se vinceremo, bene: potremo sbarcare in Spagna. In caso contrario seguiremo altre strade. L’obiettivo, infatti, è quello di radicarci anche all’estero, passaggio per noi fondamentale e del tutto nuovo, se si esclude la proprietà di un piccolo delfinario a Malta». Crescere, insomma, per aumentare i volumi ed essere realmente in grado di competere con i concorrenti europei. Il gruppo genovese dall’Acquario ha via via ampliato i propri interessi e il proprio piano d’azione al business sempre in crescita dell’intrattenimento educativo, arrivando a sfiorare a fine ottobre
(data di chiusura dell’esercizio) i 60 milioni di euro di ricavi. Ancora in fase di elaborazione assieme ai consulenti Pwc e Palladio Finanziaria, il piano strategico rappresenterà un vero punto di svolta nella giovane storia di questo gruppo nato in coincidenza con le “Colombiane” del ‘92, poco prima che terminasse l’avventura armatoriale della famiglia Costa, che alla fine degli anni Novanta ha ceduto il gruppo crocieristico agli americani della Carnival Corporation (leader mondiale del settore). Un passo dopo l’altro, infatti, in questi anni Costa Edutainment ha riunito sotto il suo cappello un polo formato, oltre che dallo stesso Acquario, dal Galata Museo del Mare, dalla Città dei Bambini, dal Museo dell’Antartide, dalla Biosfera e dal Bigo. Poi ha consolidato la sua presenza al di fuori della Lanterna con la proprietà dell’Acquario di Cattolica e lo scorso anno ha rilevato la maggioranza dei parchi a tema della Riviera Romagnola, Aquafan, Oltremare e Italia in Miniatura. Proprio i parchi romagnoli, insieme all’Acquario di Cattolica, sono ora finiti in un nuovo “contenitore”, la società “Costa Parchi” che Costa Edutainment controlla all’83 per cento del capitale. (fonte: la Repubblica)