Gli astrofisici dell’Università di Udine partecipano alla costruzione del più grande telescopio per raggi gamma dell’emisfero settentrionale, il Large size telescope (Lst), nell’isola di La Palma, nelle Canarie. Grazie all’attività del telescopio gli scienziati potranno capire meglio l’origine e la composizione dell’universo. Il gruppo di ricerca dell’Università di Udine impegnato nell’impresa, coordinato da Diego Cauz, Barbara De Lotto e Alessandro De Angelis, si occupa, in particolare, degli strumenti ottici per la rivelazione e di fotosensori, in collaborazione con industrie nazionali. Il telescopio Lst, la cui inaugurazione è prevista a novembre, è realizzato da una collaborazione internazionale di ricercatori che appartengono a istituzioni di Brasile, Croazia, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Spagna e Svezia.
Per il nostro Paese partecipano l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e le università di Roma, Padova, l’Aquila, Bari, Napoli, Torino, Siena, Trieste e Udine. Il telescopio è costruito a 2200 metri sopra il livello del mare nell’ambito dell’osservatorio di Roque de los Muchachos dell’Istituto di astrofisica delle Canarie. Lst non è un telescopio ottico, ma una parabola ipertecnologica a specchi mobili di 23 metri di diametro capace di catturare le debolissime radiazioni ultraviolette, chiamate “luce Cherenkov”, prodotte dai raggi gamma, fotoni di altissima energia di provenienza galattica ed extra galattica che riescono ad arrivare sulla Terra. Gli astrofisici dell’ateneo friulano sono impegnati dal 2002 nelle collaborazioni internazionali che realizzano e coordinano telescopi per raggi gamma alla scoperta delle caratteristiche dell’universo profondo. Da quell’anno lavorano, sempre a La Palma e con il ruolo anche di coordinatori nazionali per l’Infn, nell’ambito delle attività di Magic, il telescopio a raggi gamma, a fianco del quale sarà collocato il grande telescopio Lst.