Dal 1° settembre al bando aspirapolvere troppo potenti

Da settembre bandita la vendita degli apparecchi che consumano più di 1.600 Watt. La Commissione Ue garantisce: “Utilizzeranno meno energia per le stesse performance”. Critici i consumatori: bisognerà utilizzarli più a lungo e non cambierà nulla. Dietro alla sparizione degli esemplari più potenti, le nuove regole sull’ecodesign dell’Unione europea che, adottate nel luglio 2013, entreranno in vigore a partire dal prossimo 1 settembre. Quello di quest’anno sarà soltanto un primo step: a partire dal 2017, la riduzione sarà ancora più consistente e porterà la potenza massima a 900 Watt. Un risparmio energetico che complicherà la vita dei cittadini? Assolutamente no, assicura la Commissione europea, secondo cui anzi i consumatori avranno i migliori aspirapolvere di sempre. “Useranno meno energia per le stesse performance”, assicura in un post sul suo blog, Marlene Holzner, portavoce della Commissione Ue per l’energia: in questo modo i cittadini “risparmieranno e l’Europa nel complesso userà meno energia”. Secondo Holzner, “il numero di Watt non indica automaticamente quando bene pulisce un aspirapolvere” ma soltanto “quanta energia elettrica viene consumata dal motore”. La domanda importante, continua la portavoce, è: “Con che efficienza la potenza si traduce nella capacità di raccogliere la polvere?”. Anche questo, spiega Holzner, fa parte dei nuovi standard tecnici: “I nuovi modelli immessi sul mercato dovranno superare un test pratico che misura le performance nella raccolta e devono raggiungere un certo livello”. Le nuove regole, infatti, riguardano anche l’efficienza in termini di raccolta della polvere, il livello di rumore prodotto dall’apparecchio, l’efficienza energetica, la ri-emissione di polvere nell’aria e la durata. Cambieranno anche le regole sull’etichettatura: per la prima volta, un “voto” da A a G dovrà segnalare le performance dell’apparecchio sotto tutti i diversi aspetti: pulizia, rumore, consumo,… In questo modo, “aspirapolvere che consumano molta energia, che puliscono male, emettono troppa polvere dallo scarico, sono rumorosi o si rompono troppo presto non potranno più essere messi sul mercato”, conclude Holzner. Non tutti però la fanno così facile. L’associazione di consumatori britannici Which?, ad esempio, ha già indicato una serie di criticità. Per prima cosa, utilizzare aspirapolvere meno potenti, dicono, porterà semplicemente a doverli utilizzare più a lungo. Risultato: il consumo energetico sarà identico. Inoltre, le etichette che dovrebbero aiutare il consumatore nella scelta saranno auto-prodotte dagli stessi produttori e non è chiaro, evidenziano, se ci sarà qualche organo indipendente a vigilare: insomma, chi garantisce che siano veritiere? L’associazione di consumatori riporta poi un semplice dato sui test effettuati per individuare i migliori aspirapolvere: nella classifica dei primi sette scelti dal gennaio 2013, evidenziano, cinque hanno motori più potenti di 1.600 Watt. Insomma, qualche cosa vorrà pur dire. (fonte: Eunews)

 

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