Giovani eco-designer italiani fra i 22 e i 33 anni alla Settimana verde a Bruxelles, in occasione della premiazione del concorso promosso dalla Commissione Ue con la campagna ‘Generation awake’. A salire sul podio al primo posto è stata la collezione di oggetti di arredamento ‘Sine qua non’ del Laboratorio Linfa formato da Gian Marco Vitti, Luigi Cuppone, Raul Sciurpa e Federico Fiordigiglio: una collezione di mobili realizzata al 100% con legno di recupero (pancali per trasporto merci o vecchi serramenti, come porte e finestre, altrimenti destinati alla discarica). Secondo il commissario Ue all’ambiente, Janez Potocnik, “dobbiamo cambiare il mondo, cambiare abitudini e mentalità, ripensare le modalità di consumo e produzione, non abbiamo altra scelta”. “Il nostro è un laboratorio di progettazione sostenibile nato nel 2003 e basato a Roma: ci autofinanziamo producendo grafica e vendendo qualche oggetto ogni tanto” racconta Luigi Cuppone, 33 anni, docente dell’Istituto superiore per le industrie artistiche (Isia) della capitale. In mostra al maxi-evento della Settimana verde di Bruxelles c’era ‘Wassily’, una doppia seduta provvista di luce, utilizzabile per interni ed esterni. “Recuperiamo materiali – spiega Cuppone – prima che arrivino in discarica da aziende che hanno bisogno di smaltire questo materiale. E’ un costo in meno per loro e un costo in meno per noi, che non dobbiamo acquistare legno nuovo e di conseguenza non tagliamo nemmeno alberi”. Il Laboratorio Linfa aveva spiccato tra i 10 finalisti italiani, tra i quali:
Di(af)fetti – Maddalena Vantaggi. Le ceramiche difettose vengono rinnovate grazie a soluzioni grafiche che trasformano ogni difetto in una nuova caratteristica di bellezza.
Recycled Dreams – Ester Colombini e Gabriel Castellana. Dalle pagine dei vecchi fumetti nascono decorazioni da parete originali, pensate soprattutto per la camera da letto.
Iside – Dana Andreea Lupascu. Le linguette metalliche delle lattine diventano il materiale di partenza per ottenere braccialetti e collane.
Bauer Borrelli Recycle Project – Karen Bauer Borrelli. Gli oggetti gonfiabili abbandonati sulle spiagge si trasformano in accessori di uso quotidiano, come astucci, borse, cappellini e mantelline impermeabili.
On Air – Francesca Cibischino e Giulia Accornero. I capi d’abbigliamento maschili inutilizzati, come giacche e camicie o pantaloni, diventano comodi e originali vestiti da donna.