Il ministero degli Esteri ha comunicato che ci sono anche
due italiani tra le vittime della strage di Barcellona, rivendicata dall’Isis, e tre feriti. Al momento, salgono a 14 le vittime degli attentati jihadisti in Catalogna, tra cui un bambino spagnolo di 3 anni, 130 il numero dei feriti, dei quali 16 in condizioni critiche. Oltre a Bruno Gulotta, sarebbe rimasto ucciso (non c’è ancora la conferma ufficiale) Luca Russo, di Bassano del Grappa (Treviso). L’uomo si trovava sulla Rambla con la fidanzata, rimasta ferita ma non in gravi condizioni. Ricordiamo che intorno alle 17 del 17 agosto, un furgone si è lanciato sulla folla delle Ramblas travolgendo decine di cittadini e turisti. E attorno all’una di notte un nuovo attacco è stato compiuto a Cambrils, città catalana a circa due ore d’auto da Barcellona. Sei civili e un poliziotto sono stati feriti. Per le autorità spagnole le vittime, tra morti e feriti, provengono da 34 diversi Paesi di tutto il mondo. La Spagna ha investito molto nelle agenzie di intelligence dopo gli attacchi ad Atocha dell’11 marzo 2004, questo ha mantenuto il Paese al sicuro dal terrorismo islamico per 13 anni. Nel 2008 sono stati scoperti alcuni progetti di gravi attentati. L’anno scorso la Spagna ha sventato almeno dieci complotti. Quest’anno sono state scoperte due reti terroristiche, tra cui almeno una con collegamenti a militanti dell’Is in altre parti d’Europa.