Elezioni francesi: il commento di Massimo Mariotti

Sui risultati delle elezioni comunali francesi (domenica prossima il ballottaggio), con la bocciatura del presidente socialista François Hollande e del suo Governo, il presidente di Acque Veronesi e punto di riferimento storico della Destra sociale veronese, Massimo Mariotti, ha così commentato il trionfo elettorale della “pasionaria” del Fronte nazionale:  “Un segnale importante – ha detto- un voto contro il Palazzo e i tecnocrati. Un vero e proprio boom della destra transalpina. Quello di Marine Le Pen è un dato straordinario, che non può e non deve essere sottovalutato”.  “Si tratta di un risultato straordinario – ha proseguito Mariotti- , che ha nell’orgoglio nazionale, nella lotta all’Europa dei vincoli burocratici e dell’austerità le sue armi vincenti. Una battaglia che Marine ha ereditato dal padre Jean Marie e che porta avanti nel segno della sovranità nazionale e dello Stato sociale. Una vittoria che deve far riflettere anche e soprattutto la destra italiana, oggi più che mai alla ricerca della sua vera identità e storia. Una destra sempre più divisa, senza leadership, ostaggio ancora di vecchie logiche dettate da colonnelli che negli ultimi anni hanno solamente nuociuto al movimento”. Marine Le Pen era stata ospite a Verona proprio di Mariotti nell’ottobre del 2011. In quell’occasione la leader del Fronte Nazionale, aveva particolarmente apprezzato la buona amministrazione scaligera, ribadendo già allora l’importanza di una corretta gestione delle politiche legate all’immigrazione e l’impegno comune insieme ai “cugini” della destra italiana ed in particolare veronese. “Da anni il nostro movimento segue con estrema attenzione e stima le iniziative di Marine, condividendole e cercando di riproporle anche nel nostro territorio. Un’amicizia, quella che mi lega a Marine Le Pen, che ha l’obiettivo di sensibilizzare gli elettori della destra nostrana sui principi e valori che hanno dettato la schiacciante vittoria in Francia. La destra transalpina si appresta a diventare alle prossime elezioni europee di maggio il primo o il secondo partito, perché ha saputo dare voce al popolo ed in particolare ai giovani, comprendendo i loro problemi quotidiani e proponendo allo stesso tempo idee nuove per risolverli. Un risultato che esprime insofferenza verso la politica tradizionale, un voto di protesta e disperazione contro la disoccupazione dilagante”.

 

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